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Meloni in Gdo a maggio, spiccano retato e prodotto nazionale
Segui la Diretta IFN del 28 maggio alle ore 11.00

Da metà maggio, i supermercati iniziano ad ampliare assortimento e spazi dedicati alle categorie estive. Tra queste, il melone — in particolare la tipologia retata — è una presenza fissa nei punti vendita. I prezzi restano elevati, ma di settimana in settimana si stanno ridimensionando. Le promozioni sono ancora limitate, mentre lo spazio medio assegnato alle referenze è già in linea con le esposizioni per la stagione inoltrata. Di seguito, tutti i dettagli della rilevazione effettuata il 13 maggio in sei punti vendita, ciascuno appartenente a una diversa insegna della piazza di Parma.

Di questi temi – e di molto altro – si parlerà nel corso della diretta IFN dedicata al melone, in programma mercoledì 28 maggio alle ore 11:00 sui canali social di IFN. L’evento, moderato dal nostro direttore Roberto Della Casa, vedrà il confronto tra i principali attori della filiera, dalla produzione alla distribuzione, per analizzare l’attuale contesto di mercato e delineare gli scenari evolutivi.
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Come di consueto, partiamo dal numero di referenze per insegna. La media si attesta su tre referenze, con Lidl che ne propone solo due ed Esselunga che arriva a quattro. Si tratta ancora di numeri contenuti, ma indicativi di una categoria che, nel periodo analizzato, sta passando da “primizia” a prodotto stagionale.
Per quanto riguarda le tipologie, il melone retato è presente in tutti i punti vendita, in alcuni casi con una doppia proposta — o tripla, nel caso di Esselunga. Il melone liscio è stato rilevato solo in Coop ed Esselunga, mentre il melone gialletto risulta assente esclusivamente in quest’ultima. Il melone verde, che insieme al gialletto rientra nella varietà inodorus, è stato trovato unicamente in Famila. In generale, la qualità dei frutti ci è sembrata buona, nonostante le temperature ancora poco estive non favoriscano particolarmente le rotazioni; un limite non trascurabile per una categoria così sensibile al meteo come quella dei meloni.

Per quanto riguarda l’origine, domina con decisione quella italiana, che rappresenta il 78% delle referenze rilevate: 9 di retato, 2 di liscio e 3 di gialletto. Le eccezioni riguardano esclusivamente i meloni gialletti provenienti dall’Honduras, un verde dalla Spagna e un retato dal Senegal.

In termini assoluti, lo spazio dedicato ai meloni non è particolarmente ampio nella maggior parte dei punti vendita, fatta eccezione per Pam ed Esselunga. Tuttavia, se consideriamo lo spazio medio per referenza, i valori risultano in linea con quelli rilevati a luglio 2024 nella vicina piazza di Modena, dove la media si attestava a 0,4 mq — esattamente come nella presente rilevazione. Tuttavia, per metà dei negozi (Famila, Conad e Lidl) lo spazio per referenza risulta sottodimensionato rispetto alla media.

Chiudiamo con uno sguardo ai prezzi medi per tipologia. Il melone retato, che presenta l’assortimento più ampio, con 10 referenze complessive, registra un prezzo medio superiore ai 3 euro al chilo, con un picco vicino ai 5 euro per una referenza biologica a marchio del distributore. Il melone liscio, presente con due referenze, mostra prezzi elevati e vicini ai 4 e 5 euro il chilo, mentre il gialletto si posiziona su valori più contenuti, tra i 2 e i 3 euro il chilo.
Nel complesso, i prezzi restano ancora sostenuti, ma l’aumento della disponibilità di prodotto nazionale, in particolare dal Centro-Nord, sta già contribuendo a stabilizzare le quotazioni e a rendere più accessibili i prezzi al consumo.

