Il meglio di IFN
Ferragosto solo un fuoco di paglia: ortofrutta in affanno nei mercati
Crisi profonda per le angurie, tengono pesche e nettarine. Pomodori e peperoni in ripresa

Agosto si chiude senza particolari entusiasmi nei mercati all’ingrosso, appesantiti dalle difficoltà già emerse a fine luglio, con il maltempo che ha frenato le contrattazioni. Il picco di Ferragosto ha portato una boccata d’ossigeno, ma non è bastato a cambiare il bilancio di un mese che, da Nord a Sud, non resterà negli annali. Sul fronte della frutta, le angurie – soprattutto quelle di grande pezzatura e scarsa qualità – hanno attraversato una vera e propria crisi, mentre i meloni hanno mostrato un andamento leggermente più positivo. Segnali incoraggianti arrivano invece da pesche e nettarine, che si avviano verso un finale di campagna soddisfacente. Tra gli ortaggi, si registra la ripresa del pomodoro e del peperone, due referenze che mostrano un’inversione di tendenza rispetto alle settimane precedenti. È questa la fotografia che emerge dai colloqui con operatori dei mercati di Rimini, Torino e Vittoria.

Rimini: calo delle vendite da metà luglio. Bene pesche e nettarine, male le angurie
Al CAAR di Rimini è Giampiero Perla, titolare della Bdl, a tracciare un bilancio della stagione. “Se allarghiamo lo sguardo a tutto il periodo estivo – spiega – giugno era stato molto positivo su tutta la linea: il turismo si è fatto sentire e la clientela abituale del mercato era pienamente attiva. Poi, da metà luglio, con l’abbassamento delle temperature, è iniziato un rallentamento delle contrattazioni che si è trascinato fino a Ferragosto. Nei due-tre giorni precedenti la festività si è registrato un miglioramento complessivo, ma subito dopo il trend è tornato quello precedente. E a metà della scorsa settimana il maltempo non ci ha certo aiutato”. Insomma, un agosto in tono minore, penalizzato da una domanda non brillante. “Da un lato la clientela che va in ferie, dall’altro un turismo presente ma non ai livelli eclatanti degli scorsi anni – sottolinea Perla –. Lo abbiamo notato soprattutto dai volumi degli ordini di alcuni clienti che lavorano soprattutto con strutture ricettive, sensibilmente inferiori rispetto al passato”.
Sul fronte dei prodotti, le drupacee hanno garantito buone performance, in particolare pesche e nettarine “che si sono sempre collocate senza difficoltà”. Decisamente più complicata la situazione per le angurie, “sprofondate fino a contrattazioni misere di 10-15 centesimi al chilo per il prodotto di qualità inferiore”. Nelle ultime giornate, tuttavia, si intravede una leggera ripresa, al pari dei pomodori, protagonisti di una vera e propria impennata dei prezzi.
Intanto cominciano ad affacciarsi sul mercato i frutti autunnali: “Sono in aumento i volumi del nuovo raccolto di mele, a partire dalla varietà Gala, e delle pere, con Carmen, Santa Maria e William. Le quotazioni – precisa Perla – sono sostanzialmente in linea con quelle dello scorso anno e, progressivamente, entreremo nel vivo della campagna”. Nonostante le difficoltà, il morale resta positivo. “Per esperienza, se il tempo ci assiste, la fine di agosto e la prima metà di settembre possono ancora regalare grandi soddisfazioni alla frutta estiva. Vedremo gli sviluppi”, conclude l’operatore.

Torino: la città vuota inficia le contrattazioni
Da Torino arriva un quadro simile. Stefano Cavaglià, della ditta F.lli Cavaglià e presidente di APGO – Associazione Piemontese Grossisti Ortofrutticoli – conferma come il mese di agosto non abbia brillato all’interno della struttura torinese. “Abbiamo registrato un rallentamento sensibile delle vendite già verso fine luglio, proseguito poi nel corso di agosto – spiega –. Un trend che non rappresenta certo una novità: la città in questo periodo si svuota, molti clienti vanno in ferie e non c’è un flusso turistico in grado di compensare i volumi persi. Inoltre, quest’anno meno grossisti sono andati in vacanza, riducendo così ulteriormente le vendite per posteggio”. Secondo Cavaglià, lo scenario resterà stabile ancora per qualche giorno: “Non ci aspettiamo cambiamenti significativi nemmeno nella settimana entrante, mentre sarà da settembre in avanti che ci si attende un graduale cambio di passo”.
Sul fronte delle produzioni, la parola d’ordine è prudenza. “Occorre gestire con intelligenza le forniture – osserva – evitando voli pindarici. La clientela che resta in città acquista in maniera centellinata, con un’attenzione particolare al prezzo”. Intanto, progredisce la nuova campagna autunnale, “nelle mele stiamo scaricando i primi stacchi di Gala, anche se la Golden del vecchio raccolto continua a godere di una buona domanda”, mentre sul fronte ortaggi “si registra un deciso rialzo dei prezzi del pomodoro”.

Vittoria: molto bene pomodori e peperoni; più fiacche melanzane e zucchine
Spostandoci a Sud, più precisamente al mercato di Vittoria, Eugenio Celeste, co-titolare dell’azienda Verde Sud, racconta il clima vivace dei giorni di Ferragosto: “Nei giorni precedenti il 15 agosto si vendeva poca merce e i prezzi erano instabili a causa della scarsa offerta. Dal 12 al 15 agosto, invece, la marcia è cambiata: la domanda è letteralmente schizzata, con richieste molto sostenute”.

Il pomodoro si è confermato il protagonista assoluto: piccadilly, ciliegino e grappolo sono stati tra i più richiesti, con quotazioni intorno ai 2 euro al chilo, valori considerati molto soddisfacenti dagli operatori. Buona anche la performance dei peperoni, che nei lotti di qualità hanno raggiunto i 2 euro al chilo. Più fiacche, invece, le vendite di melanzane e zucchine, con prezzi ben più bassi: la melanzana tonda tra 0,30 e 0,40 euro/kg, mentre la zucchina tra 0,60 e 0,80 euro/kg.
“Anche nei giorni successivi al Ferragosto – aggiunge Celeste – la domanda si è mantenuta vivace, in particolare per il pomodoro: il piccadilly è arrivato a toccare i 2,50 euro al chilo, mentre per il ciliegino si nota un leggero calo”.
In conclusione, sottolinea l’imprenditore, “le partite di qualità sono state premiate. Possiamo considerarci soddisfatti di questo Ferragosto, che ha confermato la centralità del pomodoro e premiato chi ha puntato su standard elevati”.
