Il meglio di IFN
Week 26: vendite a picco per l’ortofrutta Lcc (-7%)
Temperature e latitudine condizionano i consumi di melone
Nella settimana 26, l’ortofrutta a peso imposto mantiene il medesimo livello di deflazione rispetto alla settimana precedente ma le vendite continuano a peggiorare, anche se il primo semestre si chiude tutto sommato positivamente. A livello di canali, trend sottozero per tutti, discount compreso.
Giugno è un mese importante per la vendita di frutta estiva, in particolare per il melone. Tuttavia, le variazioni delle temperature, con marcate differenze tra le diverse aree geografiche, sembrano influenzare la vendita di questa categoria.
Con la ventiseiesima settimana si chiude il mese di giugno e il primo semestre del 2024. I dati del progressivo da inizio anno sono positivi (+6% a valore, +2% nel prezzo medio mix), ma l’andamento delle ultime settimane comincia a essere preoccupante.
L’ultima week analizzata, infatti, mostra un peggioramento dei trend rispetto a quella precedente: -7% a valore per l’ortofrutta a peso imposto (-3% nella week 25) con il medesimo effetto deflattivo (-6% nel prezzo medio mix). Se si analizzano le vendite a valore, la performance negativa, questa volta, è poi trasversale a tutti i canali, discount compreso (-3%), con l’ipermercato che flette in doppia cifra (-12%).
A volume si rileva una timida crescita solo nel libero servizio e nel discount (+1%), che non basta - però - per riequilibrare il trend della Gdo nel complesso, che risulta leggermente flettente (mentre nella week precedente era in crescita di 3 punti).
Con l’inizio della primavera abbiamo monitorato a più riprese l’andamento delle categorie che, con l’aumento delle temperature, hanno iniziato a farsi spazio nei banchi dei supermercati. Uno di questi è il melone che, però, non sta vivendo un periodo florido: dopo un’impennata dei consumi nel mese di aprile (+74% a volume in ipermercati e supermercati, mese che però incide molto poco sui volumi della categoria), a maggio e a giugno, quando è iniziata la campagna vera a propria, i trend sono andati sottozero (rispettivamente -11% e -7%). Solo nell’ultima settimana analizzata, la 26, i trend a volume tornano a crescere (+11%).
Considerando, però, la correlazione che c’è tra clima e vendite per certe categorie (quelle più meteoropatiche) è interessante osservare l’andamento di queste ultime in correlazione sia con l’area geografica, sia con le temperature. Infatti, negli ultimi due mesi, Nord e Sud hanno registrato temperature medie molto diverse, con effetti anche sulle vendite, per esempio, dei meloni.
Ad aprile 2024, infatti, le temperature sono state decisamente più calde rispetto al 2023, e questo in ogni area geografica. L’anticipo produttivo dei meloni, unito alle buone temperature, ha contribuito all’aumento dei i consumi per categoria in tutto lo Stivale rispetto al 2023. A maggio, però, il bel tempo è rimasto solo al Sud (temperature medie superiori rispetto al 2023), ma al Nord si è osservato un “raffreddamento” rispetto alla media di riferimento (1991-2020). L’effetto sui volumi venduti in questo mese è evidente nel Nord Ovest (-21%) e nel Nord Est (-18%), con un Centro vicino al pareggio (-3%) e un sud in crescita (+3%).
A giugno i dati consuntivi provvisori delle temperature mensili suggeriscono un ulteriore raffreddamento del Nord e, parallelamente, un miglioramento delle temperature al Sud, con un Centro che rimane più o meno stabile da un anno all’altro. Anche in questo caso, i trend delle vendite a volume di meloni sembrano essere influenzati dal clima: -17% al Nord Ovest, -11% al Nord Est, pareggio al Centro e +17% al Sud.