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El Corte Inglés e il fruttivendolo dentro al reparto
Nel negozio visitato a Barcellona un’area per i prodotti premium con un assistente dedicato
El Corte Inglés, che in spagnolo significa "Il Taglio Inglese", è una rinomata catena di grandi magazzini spagnoli fondata nel 1940 a Madrid. Con una posizione di leadership per volume d'affari in Europa e il quarto posto a livello mondiale, l'azienda gestisce anche altre insegne, tra cui Hipercor, dedicata ai prodotti alimentari e per la casa. Questi supermercati si trovano spesso all'interno degli stessi complessi edilizi dei grandi magazzini con insegna El Corte Inglés.
Abbiamo visitato il centro commerciale a Cornellà (Barcellona, circa 45.000 mq nel complesso) in cui l’alimentare, ed anche l’ortofrutta, si trova al piano -1.
Il supermercato ad insegna Hipercor occupa una porzione del piano, le altre aree sono dedicate a locali con somministrazione. Il reparto ortofrutta non è all'ingresso, una scelta che non dipende solo dalle dimensioni, ma anche da una caratteristica che accomuna alcune catene spagnole. L’area dedicata all’ortofrutta è molto spaziosa, con corridoi ampi e aree di passaggio generose. Nella zona più lontana rispetto al perimetro murale con i supporti refrigerati, si trova una particolare struttura espositiva, bassa e a forma di anello.
All’interno di questo anello, si trova una postazione con bilance, dove un operatore dedicato assiste i clienti durante l'acquisto, occupandosi di pesare e insacchettare i prodotti, oltre a fornire supporto per qualsiasi esigenza. Abbiamo provato a fare alcune domande in inglese, ma le risposte ricevute (forse per l’avversità alla lingua anglosassone degli spagnoli, che li accomuna ai cugini italiani) non sono state totalmente esaustive. Inoltre, l'età dell'operatore, una ragazza tra i 20 e i 25 anni, non ricalcava la figura del classico fruttivendolo a cui siamo abituati in Italia.
In definitiva, però, la realizzazione risulta convincente, grazie soprattutto alla qualità dei prodotti esposti. Tuttavia, i prezzi in quest'area di vendita sono mediamente elevati e, in alcuni casi, da boutique: ad esempio, il kiwi SunGold, proveniente dalla Nuova Zelanda, è venduto a quasi 10 euro il chilo, ma ci sono anche referenze di mele vendute a quasi 5 euro il chilo o uva a 7 euro.
Occorre considerare, però, che è più facile convincere il cliente quando qualcuno può garantire le caratteristiche organolettiche dei prodotti o “metterci la faccia” nel caso in cui qualcosa non vada come previsto durante il consumo a casa.
Riteniamo che il format di reparto visitato possa essere perfezionato, ma va comunque incontro ad una delle principali esigenze di clienti come quelli italiani e, a quanto pare, anche di quelli spagnoli: avere un reparto ortofrutta in un negozio a libero servizio che offra maggiori garanzie e assistenza. Questa percezione da parte del cliente è particolarmente importante in un'epoca in cui i retailer più dinamici e agguerriti puntano principalmente sulla leva prezzo, ma non possono investire molto nel rapporto diretto con i clienti; quindi, riuscire a valorizzare il reale potenziale della qualità venduta risulta un elemento chiave per distinguersi. (gc)