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Pomodori: le famiglie over 65 ne mangiano quasi il doppio di quelle giovani
Numero di acquirenti, frequenza e quantitativi in forte evoluzione tra Gdo e canali tradizionali
Oggi vi proponiamo la settima uscita della rubrica di approfondimento sull’evoluzione del profilo del responsabile acquisti nazionale di frutta e verdura, nata dalla collaborazione tra Monitor Ortofrutta di Agroter e Consumer Panel di GfK per l’Italia. Tra le categorie orticole, quella dei pomodori ha di certo un ruolo di spicco nel reparto ortofrutta: secondi solo alle patate come volumi venduti, i pomodori staccano di gran lunga la media delle verdure in termini di euro-chilo, difatti è la prima specie per incidenza. Nel corso degli anni, l’innovazione varietale e le dinamiche produttive hanno dato vita a innumerevoli prestazioni e referenze nei pomodori, con spazi dedicati a negozio che sono diventati tra i più ampi. È quindi interessante capire l’evolvere dell’atto di acquisto e dello share di vendita per i diversi canali in questa categoria che, vedremo, dimostra una forte dinamicità per questi parametri.
Quota famiglie acquirenti e frequenza di acquisto: crescita per i pomodori
Nei dodici mesi terminanti a maggio 2024 (che identificheremo come 2024) si registra un aumento considerevole delle famiglie acquirenti pomodori rispetto ai due anni precedenti (2022), con una crescita di 2,3 punti percentuali e una quota complessiva del 91,1% delle famiglie italiane. Il dato si avvicina sempre di più a quello dalla verdura in generale (99,1%), attestando come la categoria del pomodoro sia una di quelle con la penetrazione di acquisto più alta.
Aumenta anche la frequenza di acquisto dei pomodori (+9%, oltre 18 atti in un anno), ma lo fa in modo simile alla verdura (+8%). Tuttavia, questa tendenza l’abbiamo osservata più volte anche in altre categorie, perché legata a un contesto inflattivo che porta a frammentare gli acquisti.
Atto di acquisto: cresce la spesa media, i quantitativi si riducono meno rispetto alla verdura
Lo stesso effetto inflattivo ha avuto ripercussioni sull’entità dell’atto di acquisto medio, con un aumento della spesa (+4%) a fronte di una diminuzione delle quantità (-8%), anche se in modo meno netto rispetto alla verdura in generale (-16%). Quindi, in generale, si centellinano di più gli acquisti di ortaggi (maggiore frequenza di acquisto e minori quantità per acquisto), ma nei pomodori questo avviene un po' meno.
Indicatori di acquisto per canale nei pomodori: più spesso Gdo, fruttivendolo e mercato più occasionali
È interessante mettere a confronto la variazione dei precedenti indicatori in relazione al canale di acquisto. Dal punto di vista delle famiglie acquirenti pomodori, sono sempre più preferite le superfici a libero servizio di medio-grandi dimensioni (ipermercati, supermercati e discount), mentre i piccoli supermercati (libero servizio) e i canali tradizionali (fruttivendolo e mercato) registrano una forte disaffezione (trend in flessione a doppia cifra).
In termini di frequenza di acquisto, invece, risale il dato del libero servizio e affonda quello dell’ipermercato. Fruttivendolo e mercato, però, confermano una flessione anche per questo parametro. Cosa diversa avviene nella spesa media, che cresce dappertutto e, in particolare, nel libero servizio e nei canali tradizionali. I quantitativi medi, invece, flettono in generale nella Gdo, ma aumentano nei tradizionali. Da questi dati, sembra emergere che le famiglie che acquistano pomodori si dirigano verso fruttivendoli e mercati per acquisti più sporadici ma di maggiore entità (probabilmente per una maggiore qualità percepita), mentre si rivolgano alla Gdo per gli acquisti più abituali.
Canali di acquisto: supermercati e discount i favoriti per l’acquisto di pomodori
Indipendentemente dall’evoluzione dell’atto di acquisto, le vendite di pomodori sono sempre più concentrate nei supermercati e nei discount (complessivamente il 66% dei volumi, e in crescita) così come avviene per le verdure in generale, mentre gli altri canali si spartiscono la quota restante, con un progressivo ridimensionamento di quest'ultima.
Latitudine e fasce d’età: il consumo di pomodori è più alto nel Centro e cresce tra i più giovani
Da ultimo, diamo un’occhiata anche ai principali parametri di stratificazione. A livello di area geografica, spicca il ruolo del Centro Italia negli acquisti complessivi (annuali di pomodori, medi per famiglia) che risultano decisamente più alti rispetto al resto della penisola e con un trend in crescita (+8%), a fronte di una sostanziale staticità (Nord Est e Sud) o di una flessione (Nord Ovest -5%) delle altre aree.
Tra le diverse fasce di età, invece, quelle più giovani hanno il quantitativo annuale medio acquistato più basso, ma con la maggiore crescita (+4% sotto i 34 anni, +6% 35-44 anni), mentre i più anziani (over 65) diminuiscono la quantità di pomodori comprati in un anno, anche se sono la fascia di età con l’acquisto medio maggiore.