Microalghe: dall’acqua la chiave per colture più efficienti e sostenibili

Grandi prospettive per il progetto Linomar

Microalghe: dall’acqua la chiave per colture più efficienti e sostenibili

Si studia un nuovo prodotto biostimolante a base di estratti di alghe, derivato da ceppi nativi del Mar Menor (Regione di Murcia) e de La Albufera (Comunità Valenciana), che promette di rivoluzionare l’agricoltura orticola e degli agrumi. Questa innovazione è il cuore del progetto Linomar, promosso dalla Federazione delle Cooperative Agrarie di Murcia (Fecoam) – come si legge su Valenciafruits.com. I biostimolanti sono prodotti agrochimici che, secondo Fecoam, stanno mostrando risultati promettenti in agricoltura. A differenza dei fertilizzanti tradizionali (NPK), questi composti stimolano i processi fisiologici e biochimici delle piante, migliorando l’assorbimento dei nutrienti da parte delle radici e ottimizzando le funzioni interne della pianta. Questo si traduce in una maggiore efficienza e qualità delle colture.

Il progetto
Il progetto Linomar si concentra sull’utilizzo di ceppi di microalghe con capacità denitrificanti, in grado di eliminare i nitrati dall’acqua. Questa tecnologia offre vantaggi sia per i comuni urbani che per le aree rurali che desiderano purificare l’acqua in modo naturale, sia per le aziende produttrici di biostimolanti, che possono trasformare la biomassa algale in prodotti agrochimici. I campi di prova si trovano a Campo de Cartagena e Valencia, dove le nuove soluzioni vengono testate su diverse colture.

La Albufera (Comunità Valenciana)

L’intenzione principale è ridurre l’uso di fertilizzanti azotati contenenti nitrati, senza compromettere la produttività o la qualità del raccolto. Questo duplice obiettivo viene perseguito attraverso due strategie:
1. Depurazione naturale: le microalghe denitrificanti rimuovono i nitrati dall’acqua.
2. Biostimolanti innovativi: i nuovi prodotti riducono la necessità di apportare nitrati nei programmi di fertilizzazione.

L’uso di questi biostimolanti non solo migliora la qualità e la resa delle colture, ma contribuisce a un’agricoltura più sostenibile: riduce l’impronta di carbonio grazie a una minore dipendenza da fertilizzanti chimici, minore contaminazione da nitrati e migliore resistenza delle piante.
Dal punto di vista economico, l’iniziativa mira a ridurre l’uso di fertilizzanti convenzionali tra il 30% e il 50%, con un risparmio stimato di quasi 2 milioni di euro per il settore.
Il segmento degli estratti di alghe, poi, è in rapida crescita, con l’Europa che guida il mercato, rappresentando circa il 45% della produzione globale. Il progetto Linomar dimostra come l’innovazione possa combinarsi con la sostenibilità per affrontare le sfide dell’agricoltura moderna. Riducendo l’impatto ambientale e garantendo una produzione agricola di alta qualità, le microalghe potrebbero rappresentare la chiave per un futuro più verde ed efficiente.