Il meglio di IFN
Esplode la bolla gialla dei limoni
In Spagna volumi in crescita del 50%
È ormai evidente che sta succedendo qualcosa nel mercato del limone e il fenomeno si sta verificando a livello globale e non solo italiano. Se ripercorriamo alcuni degli articoli di IFN delle ultime settimane, in cui veniva analizzata la situazione di questa campagna, troviamo “Il limone in caduta libera”, del 19 gennaio (clicca qui per approfondire) e la diretta IFN “Il giallo dei limoni”, del 2 febbraio (clicca qui per approfondire) a cui hanno partecipato alcuni protagonisti e analisti del settore.
Cosa sta succedendo in questa campagna sui limoni?
Per analizzare il mercato a livello internazionale, ricorriamo ai dati più recenti, che sono quelli delle previsioni che la World Citrus Organisation (Organizzazione mondiale degli agrumi) ha presentato nel suo incontro “Prospettive globali sugli agrumi”, dello scorso 15 novembre. Delle loro informazioni sull'emisfero settentrionale utilizzeremo solo i dati relativi al Mediterraneo perché, in misura di poco maggiore o minore, i paesi costieri del nostro mare funzionano come vasi comunicanti e influenzano direttamente i mercati a cui hanno accesso.
Il primo dettaglio da sottolineare è che Ailimpo in Spagna, a fine gennaio, ha corretto al rialzo i volumi di limoni per questa campagna portandoli a quasi 1.500.000 di tonnellate, con una crescita di circa il 50% rispetto all'anno scorso. Questo target produttivo era previsto da Ailimpo già da qualche anno ed è uno dei motivi per cui - nonostante i buoni risultati per l'intera filiera - già tre anni fa l’associazione aveva avviato programmi di promozione per il consumo di limone sostenuti dai fondi comunitari. Il fatto è che da oltre quindici anni il limone (insieme alle tre varietà di mandarini brevettate più importanti) è stato l'agrume con i migliori risultati in Spagna. Gli ettari sono passati da 37.000 a 52.000 nell'ultimo decennio, con i nuovi impianti che sono decisamente più produttivi.
Ma il problema aggiuntivo è arrivato dalla Turchia dove - probabilmente per le stesse ragioni della Spagna e favorita dal buon funzionamento internazionale delle esportazioni di limoni – la filiera del limone è cresciuta molto anche negli ultimi anni. E sembra che questa campagna abbia prodotto le condizioni perfette perché si verificasse nel Mediterraneo l’esplosione della cosiddetta “Bolla Gialla”. Ovvero, si è passati da un raccolto dell’anno passato pari a 3.339.000 tonnellate alle 4.330.000 di questa campagna, se contiamo solo l'aumento stimato in Spagna e senza sapere quello che sta succedendo in Turchia. Evidentemente per il limone – che è un agrume che non si mangia come un frutto bensì come additivo – non è facile immaginare come il mercato possa assorbire un aumento del 30% del raccolto.
È praticamente impossibile che la Spagna possa assorbire tutti i volumi in più quest'anno poiché anche la capacità dell'industria ha il suo limite e i prodotti industriali del limone sono riconducibili ad additivi e succo di limone, senza che - quest'ultimo, possa essere paragonato a quello di arancia o di altri frutti (come la mela) che vengono consumati direttamente.
Questa situazione colpirà sicuramente il mercato in Italia (già in sofferenza con i consumi stagnanti), esercitando una forte pressione sul prodotto locale e la pressione si estenderà per buona parte del periodo estivo sull’Europa, nel bacino del Mediterraneo, sui Paesi arabi e nel resto dell'emisfero Nord. Avrà anche un effetto sugli inizi della campagna dell'emisfero sud, ma di questo parleremo tra qualche mese. (am)
Hanno collaborato Fabrizio Pattuelli e Alice Magnani
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