Canale di Suez: il traffico si è dimezzato ma la ripresa è all’orizzonte

La tregua in Israele riapre le rotte per il canale egiziano

Canale di Suez: il traffico si è dimezzato ma la ripresa è all’orizzonte

Il Canale di Suez si prepara a tornare a pieno regime dopo un 2024 particolarmente difficile, segnato dal drastico calo del 51% del traffico navale, a causa delle tensioni geopolitiche nel Mar Rosso. L’annuncio arriva direttamente in un incontro tra Osama Rabie, presidente dell'Autorità del Canale di Suez (SCA) e Arsenio Dominguez, segretario generale dell'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO). Durante il colloquio, i due leader hanno discusso le misure necessarie per garantire la ripresa delle attività lungo la celebre via navigabile, come riporta portalfructicola.com.

La ripresa del traffico marittimo è resa possibile dal miglioramento della stabilità nelle regioni del Mar Rosso e di Bab al-Mandab, oltre che dalla stretta collaborazione tra la SCA e l'IMO. Il Canale di Suez ha dovuto affrontare sfide imponenti, soprattutto a causa della guerra in Israele, che ha sconvolto le rotte commerciali. Le tensioni nel Mar Rosso hanno infatti deviato le rotte della navigazione commerciale facendo dimezzare il numero di navi che hanno attraversato il canale: dalle 26.400 del 2023 alle 13.200 navi in transito nel 2024, con un traffico giornaliero nel canale che è sceso a 32-35 navi. Questo ha avuto un impatto significativo sui ricavi, diminuiti del 61,2%, a 931,2 milioni di dollari.

Segnali incoraggianti, tuttavia, arrivano già dall'inizio del 2025. Le navi della compagnia CMA CGM, per esempio, hanno ripreso a transitare nel Canale nell'ambito del servizio EPIC, che collega l’Asia meridionale con l’Europa. Per garantire una ripresa efficace, la SCA ha avviato importanti miglioramenti ai servizi marittimi. Tra questi figurano la manutenzione e la riparazione delle navi, il soccorso marittimo, il bunkeraggio, la gestione dei rifiuti solidi e i servizi per il cambio degli equipaggi. Questi interventi non solo aumentano la sicurezza, ma anche la capacità del canale, che ora è in grado di accogliere da sei a otto navi contemporaneamente e di rispondere con maggiore efficienza alle emergenze. Inoltre, nel primo trimestre del 2025, prenderà il via una fase importante dell’espansione del Canale di Suez, in particolare nell'area dei Piccoli Laghi Amari. Questo sviluppo sarà supportato da carte di navigazione aggiornate, grazie al lavoro della Divisione Idrografica della Marina egiziana, incluso un nuovo tratto di 10 chilometri del doppio canale dal chilometro 122 al 132.

Il Green Suez Canal
Non meno importante è il nuovo impegno del Canale di Suez verso la sostenibilità. Con l’iniziativa “Green Suez Canal”, l’obiettivo è rendere il traffico marittimo più ecologico. Tra le misure previste vi sono lo sviluppo di navi con tecnologie verdi, la conversione a energie rinnovabili, l’uso di biocarburanti e l’impiego di energia pulita nelle stazioni pilota. Anche la gestione dei rifiuti marini sarà resa più sicura e sostenibile. Infine, la rinnovata flottiglia della SCA, ampliata con 27 nuove barche pilota in alluminio e 29 rimorchiatori versatili, dimostra il chiaro impegno dell'Autorità a migliorare ulteriormente l’efficienza e la sostenibilità del canale. Con queste premesse, il Canale di Suez si appresta a riconfermare il suo ruolo cruciale come snodo strategico per il commercio globale. (gc)

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