Pomodoro giallo: troppa produzione spegne il suo status di nicchia

I volumi sono aumentati e il mercato si è normalizzato

Pomodoro giallo: troppa produzione spegne il suo status di nicchia

Quando il pomodoro giallo fece il suo ingresso trionfale nei mercati all’ingrosso nazionali, era considerato una rarità: il ciliegino e il datterino giallo spuntavano quotazioni stellari e un’attenzione quasi esclusiva da parte di ristoratori e dettaglio di nicchia. Oggi, però, il panorama è cambiato: l’entusiasmo iniziale si è attenuato e il pomodoro giallo si è progressivamente normalizzato all’interno del comparto orticolo.
Il suo colore brillante, l’aspetto scenografico e il sapore delicato lo resero protagonista di piatti ricercati. Le quotazioni, di conseguenza, erano elevate, con un gap di prezzo rispetto alle varietà rosse che poteva raggiungere anche i 3-4 euro al chilo. La richiesta crescente ha spinto le aziende agricole a investire in nuove coltivazioni, ampliando progressivamente l’offerta.

Dall’esclusività alla stabilità
Con il passare degli anni, il pomodoro giallo ha smesso di essere un prodotto di nicchia e la sua diffusione ha avuto un impatto diretto sulle quotazioni. Secondo Eugenio Celeste, co-titolare dell’azienda Verde Sud, attiva nel mercato di Vittoria, la disponibilità è ormai elevata e gli acquirenti non sono più disposti a pagare un sovrapprezzo significativo rispetto alle varietà rosse. “Le richieste iniziali erano eclatanti, ma oggi l’entusiasmo si sta sgonfiando”, afferma Celeste.
Attualmente, i prezzi del datterino giallo si aggirano intorno a 1,20 euro al chilo, mentre il datterino rosso continua a spuntare quotazioni più alte, circa 2 euro al chilo. Anche il ciliegino rosso mantiene un valore superiore rispetto al suo omologo giallo, con un prezzo di mercato di circa 1,60-1,70 euro al chilo.

I limiti del pomodoro giallo
Oltre alla maggiore disponibilità, ci sono altri fattori che stanno influenzando il calo delle quotazioni del pomodoro giallo. Dal punto di vista qualitativo, il gusto più delicato lo rende meno versatile rispetto al rosso, soprattutto per la trasformazione in salsa e per il settore industriale. Inoltre, la sua coltivazione presenta alcune criticità: è infatti più sensibile alle fitopatologie, un elemento che sta disincentivando sempre più aziende agricole a investirci.

Un equilibrio da mantenere
Nonostante la normalizzazione dei prezzi e la riduzione dell’hype iniziale, il pomodoro giallo resta un prodotto con una sua identità e un valore riconosciuto dai consumatori. Tuttavia, come sottolinea Celeste, il successo commerciale di questa varietà dipende dalla capacità di mantenere i volumi contenuti. “Il giallo funziona a piccole dosi, altrimenti la filiera ci perde”, avverte l’esperto.
In sintesi, il pomodoro giallo ha trovato una sua collocazione stabile nel mercato, ma non rappresenta più quella novità esclusiva che un tempo suscitava clamore e prezzi da capogiro. Il suo futuro dipenderà dalla capacità del settore di bilanciare domanda e offerta, mantenendo viva l’attrattiva di questo prodotto senza saturare il mercato.