Attualità
Ortofrutta, la Sardegna è riferimento per le cinque porzioni giornaliere
Ecco i dati della sorveglianza dell'Istituto superiore di Sanità che fanno riferimento all’80% delle Asl
La Sardegna è sul podio dei consumi di ortofrutta in Italia. A dirlo è un articolo di Repubblica che riporta i dati della sorveglianza Passi gestita dell'Istituto superiore di Sanità: nell’isola il consumo delle cinque porzioni di ortofrutta giornaliere raccomandate ha una diffusione pari all’11% nella popolazione.
L’adesione al consumo delle five-a-day raccomandate per una corretta alimentazione è decisamente più bassa sia nelle regioni del centro-Sud, che nel Nord Italia.
In generale, le 5 porzioni al giorno di ortofrutta non superano mai il 9% neppure nei gruppi che ne fanno un maggior consumo e, nel migliore dei casi, gli italiani arrivano a tre porzioni giornaliere, nonostante quattro italiani su 10 siano in eccesso di peso e uno su dieci è obeso.
“La quota di persone che adotta questa abitudine nel proprio regime alimentare, già relativamente bassa, mostra anche una diminuzione nel tempo, soprattutto negli ultimi anni e ovunque nel Paese, in particolare nelle Regioni settentrionali” riporta l’articolo.
I dati in dettaglio
Come riporta La Repubblica, i dati della sorveglianza Passi e Passi d'Argento dell'Istituto superiore di Sanità, fanno riferimento ad almeno l'80% delle Asl con un campione di 275 persone per ognuna.
Secondo la ricerca, il 3% degli adulti nella fascia 19-69 anni dichiara di non mangiare frutta e verdura, e meno di una 1 persona su 2 (il 45%) ne consuma almeno 3 porzioni al giorno.
Tra coloro che le mangiano, il 7% ne consuma la quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, appunto almeno 5 porzioni. Il 52% si ferma 1-2 al giorno, il 38% a 3-4.
La mappa dei consumatori
Secondo i dati di sorveglianza Passi, tra i consumatori più avvezzi ai five-a-day ci sono le donne, ma anche le persone con minori problemi economici: il trend cresce con l’avanzare dell’età ma si arresta negli over 65.
“Tra gli over 65- specifica l’articolo - ad essere in eccesso ponderale è oltre la metà (56%), il 41% in sovrappeso e il 15% obeso (IMC ≥30). Con l’avanzare dell’età , specie negli over 75, vi è un calo ponderale fisiologico: oltre a ridursi la quota di persone in eccesso ponderale, aumenta progressivamente quella degli anziani, che perdono peso in modo involontario”.
Focalizzando l’attenzione a livello geografico, invece, le regioni che detengono il primato per quota più alta di persone in eccesso di peso sono Molise, Campania, Basilicata e Puglia; mentre al Nord tende ad aumentare l’obesità. (am)
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