Op Agricola Campidanese, il carciofo sardo fa il suo esordio stagionale

Salvatore Lotta: «Qualità eccellente ma il clima ha influito sui volumi»

Op Agricola Campidanese, il carciofo sardo fa il suo esordio stagionale

Da qualche giorno è iniziata in Sardegna la raccolta di uno dei prodotti di punta dell’ortofrutta locale: il carciofo. E chi meglio di Salvatore Lotta, direttore commerciale dell'Op Agricola Campidanese, può descriverci il sentiment dopo le prime raccolte e quelle che sono le prospettive per le prime battute della stagione. “Arriviamo a questi primi stacchi con non poche difficoltà, dato che il clima è stato poco favorevole: da una estate torrida e siccitosa ai fenomeni alluvionali di qualche giorno fa”

“Abbiamo iniziato la stagione con circa due settimane di ritardo ma dato l'andamento climatico era prevedibile; siamo riusciti a proteggere le piante dalle intemperie e mantenerle sane, anche se in futuro coltivare carciofi sarà sempre più complesso. Quest’anno la varietà che apre la stagione è Thema; con lo Spinoso Dop, invece, inizieremo tra circa 10 giorni, per poi proseguire a metà novembre con il Romanesco”. 

C'è già grande fermento da parte della distribuzione moderna – afferma Lotta – le richieste non mancano, anche se il boost sui consumi, per un prodotto tipicamente autunno-vernino come il carciofo, avverrà quando si abbasseranno le temperature. In Sardegna, in questi giorni, abbiamo ancora temperature che si aggirano sui 25 gradi, che non stimolano certo il consumo del carciofo”. 

"I prezzi nei reparti ortofrutta della Gdo dovrebbero aggirarsi intorno a 1,50 euro a capolino, un prezzo adeguato per riconoscere ai produttori i sacrifici per una coltivazione sempre più difficile. La lavorazione che va per la maggiore è chiaramente quella necessaria per il confezionato, nell’ottica di offrire al cliente un prodotto dall’alto contenuto di servizio; alcune varietà, come lo Spinoso e il Romanesco, hanno però una richiesta importante anche per lo sfuso. Adesso, attendiamo i primi esiti dal mercato ma siamo molto ottimisti”, conclude Salvatore Lotta.