Mele VS frutta: la regina delle pomacee ne esce vincente

I più giovani consumano poca frutta, ma più mele. Diretta IFN il 30 gennaio alle ore 15

Mele VS frutta: la regina delle pomacee ne esce vincente

La mela è il frutto più consumato in Italia e occupa un ruolo di primo piano sia nel reparto ortofrutta che nell’assortimento di fruttivendoli, mercati e ambulanti. Questo successo si deve alle sue caratteristiche distintive: gusto e consistenza adatti a tutti, lunga conservabilità e prezzi generalmente più bassi rispetto alla media degli altri frutti. La lunga conservabilità è un punto di forza fondamentale. Grazie a tecnologie avanzate e alla naturale predisposizione del frutto a stoccaggi prolungati, le mele possono essere conservate a lungo sia nei luoghi di produzione che a casa, se tenute al fresco. Questo permette di avere frutti disponibili in grandi quantità e varietà per la maggior parte dell’anno, rendendo l’acquisto più semplice per i clienti. La mela si conferma così una scelta versatile, ideale come snack, complemento di un pasto o ingrediente per svariate ricette.

Con tali premesse, non poteva mancare l’approfondimento su questa importante categoria del Monitor Ortofrutta di Agroter, in collaborazione con il consumer panel di YouGov, che evidenzia una preferenza crescente del consumatore per la regina delle pomacee.

Aumento delle famiglie acquirenti triplo rispetto alla frutta
Dal 2022, in Italia si registra un incremento nelle familgie acquirenti di frutta, con un aumento di quasi un punto percentuale (+0,8). Questo trend è ancora più marcato nel caso delle mele, che crescono di 2,6 punti, raggiungendo quasi l’83% delle famiglie italiane. Come accade in molte categorie, si osserva anche un aumento della frequenza di acquisto, dovuto al desiderio di gestire e controllare meglio le spese.
In particolare, la frequenza di acquisto delle mele registra un incremento del 9%, un dato in linea con l’aumento del 10% osservato per la frutta in generale. Le mele superano così la media di un acquisto al mese, raggiungendo uno dei livelli più alti tra i prodotti del reparto ortofrutta.

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Atto di acquisto: maggiore allocazione della spesa per le mele 
Per quanto riguarda le scelte di allocazione della spesa e dei quantitativi acquistati, le mele si trovano in una posizione vantaggiosa rispetto alla frutta in generale. La spesa media per famiglia dedicata alle mele aumenta del 4%, a fronte di una diminuzione del 3% per la frutta nel suo complesso. Quindi gli italiani spendono meno per la frutta, ma di più per le mele.
Sul fronte delle quantità, che tendono a essere sempre più contenute, il calo delle mele (-8%) risulta significativamente inferiore rispetto a quello della frutta (-15%).

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Indicatori di acquisto per canale: più Gdo e meno fruttivendolo, ma da questi ultimi si spende di più
Analizzando gli indicatori di spesa nei diversi canali di vendita, si rileva un generale aumento sia delle famiglie acquirenti sia della frequenza di acquisto nella Gdo. Tuttavia, per quanto riguarda la spesa e il quantitativo medio, emerge l’importanza del dettaglio tradizionale, meglio percepito per la qualità dei prodotti.
In particolare, la spesa media registra una crescita più marcata presso fruttivendoli e mercati, mentre i quantitativi medi acquistati in questi canali rimangono sostanzialmente stabili. Al contrario, nella Gdo si osserva una flessione generale, confermando la tendenza a privilegiare i canali tradizionali per l’acquisto di prodotti ortofrutticoli di qualità anche a fronte di un prezzo superiore.

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Canali di acquisto: svettano i supermercati per gli acquisti di mele, nei discount più altra frutta
Sempre in tema di canali, però, è necessario sottolineare l’importanza del supermercato nelle scelte di acquisto di frutta e, in particolare, di mele. Oltre la metà dei quantitativi di mele, infatti, viene acquistato al supermercato e la crescita della quota (+3,6 punti) è superiore a quella della frutta (+2,9). Il secondo canale per importanza è certamente il discount, ma è in crescita soprattutto nel caso della frutta (+2,5 punti) rispetto alle mele (+0,6).

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Fasce d’età: netta preferenza per le mele sotto i 34 anni
Concludiamo l’analisi con uno sguardo alle fasce di età, che evidenzia come le generazioni più giovani tendano a preferire le mele rispetto alla frutta in generale. Analizzando il totale dei quantitativi acquistati di mele e frutta (fissato a 100), emerge un indice crescente all’aumentare dell’età dei responsabili d’acquisto delle famiglie. I giovani, infatti, acquistano meno frutta rispetto ai meno giovani, un fenomeno legato sia alle caratteristiche di consumo della popolazione italiana sia alla composizione media delle famiglie, più spesso monocomponente tra i giovani rispetto agli anziani.

Se confrontiamo la frutta con le mele, però, si osserva un dato interessante: le mele registrano valori più alti nella fascia d’età 35-44 anni e, soprattutto, tra i più giovani (sotto i 34 anni), dove la differenza a favore delle mele raggiunge ben 10 punti percentuali.
La facilità di consumo delle mele come snack è sicuramente un punto a favore per la categoria, caratteristica premiata dai più giovani che tendono a privilegiare i prodotti convenience. (gc)

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Di questo e tanto altro parleremo alla Diretta IFN di Gennaio, dedicata alle mele, che andrà in onda il prossimo giovedì 30 Gennaio alle ore 15:00 sui nostri canali social, dove cercheremo di mettere a fuoco i possibili sentieri di sviluppo della categoria sul mercato interno e sullo scenario internazionale.

Il dibattito sarà animato da protagonisti di riferimento della produzione, come Nicola Magnani, Direttore commerciale Melinda; Kurt Ratschiller, Direttore commerciale VIP e Walter Pardatscher, Direttore generale VOG. Per il sistema distributivo, saranno affiancati da Gianmarco Guernelli, Responsabile acquisti ortofrutta Conad e Germano Fabiani, Responsabile ortofrutta di Coop Italia. Presenterà la diretta Roberto Della Casa, direttore di IFN. 

Vi aspettiamo giovedì 30 gennaio alle ore 15:00 sui nostri canali social. Non mancate!

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