Attualità
«Il Dl Agricoltura è legge: 500 milioni per il sostegno e lo sviluppo del settore»
Le dichiarazioni del Ministro Lollobrigida e i commenti delle associazioni
"Il Dl Agricoltura è legge. Ringrazio tutti i parlamentari che hanno sostenuto questo decreto, i sottosegretari Patrizio La Pietra e Luigi D'Eramo e i presidenti delle Commissioni di Camera e Senato, Luca De Carlo e Mirco Carloni. Mettiamo a terra importanti interventi per il settore agricolo, della pesca e dell'agroalimentare, ne potenziamo l'impatto e introduciamo nuovi strumenti per affrontare le crisi e le emergenze. La conversione in legge del decreto rappresenta un importante tassello della strategia complessiva che il Governo Meloni ha disegnato per lo sviluppo del settore agricolo e della pesca e che mira in prospettiva a rilanciare complessivamente l'agricoltura italiana anche a livello europeo e mondiale". Lo dichiara il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, dopo la conversione in legge del Dl Agricoltura.
"Abbiamo messo a disposizione oltre 500 milioni di euro per sostenere le filiere in difficoltà, affrontare le emergenze, garantire maggiori controlli, specialmente sulle importazioni e assicurare un giusto reddito ai nostri produttori", ha sottolineato il ministro. "Inoltre, abbiamo rafforzato, insieme alla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, le azioni a contrasto del caporalato e contro le pratiche sleali per chi compra prodotti agricoli sottocosto, perché le eccellenze del nostro made in Italy devono essere legate non solo alla qualità indiscussa delle produzioni agricole italiane, ma anche alla dignità dei lavoratori agricoli. Continueremo a sostenere i nostri pescatori, agricoltori e imprenditori che ogni giorno fanno grande la nostra Nazione. La difesa del settore primario rappresenta un interesse centrale per il Governo", ha concluso il ministro.
IL COMMENTO DEL CREA
Il presidente Andrea Rocchi: “L'approvazione del Dl Agricoltura rappresenta un nuovo protagonismo per il sistema agroalimentare italiano, un nuovo slancio per la ricerca”.
“Il Dl Agricoltura, recentemente approvato, conferisce un nuovo protagonismo al sistema agroalimentare italiano, sostenendo i comparti in difficoltà a causa di fattori estranei, come i conflitti e il quadro geopolitico internazionale, le zoonosi e le fitopatie e, non ultimo, la siccità. Sono previsti incentivi alle imprese e interventi sulla regolazione delle filiere produttive, a tutela del produttore, del consumatore e dei lavoratori”.
Così il presidente CREA, prof. Andrea Rocchi, commenta l’approvazione definitiva, la settimana scorsa alla Camera, del cosiddetto Dl Agricoltura, e continua:
“Da presidente del principale ente di ricerca italiano sull’agroalimentare, che ha coordinato il più importante progetto di ricerca pubblica sulle TEA, non posso che accogliere positivamente il provvedimento dedicato alle Tecniche di evoluzione assistita: sia per la proroga al 31 dicembre 2025 relativa alla sperimentazione in campo, sia per l’ampliamento delle tipologie di piante modificabili, che si estende da quelle resistenti alla siccità e a certi di tipi di patologie a quelle con migliorate proprietà in termini di "qualità" nutraceutiche (antiossidanti, polifenoli, etc.). Una norma che restituisce slancio alla ricerca per una agricoltura sempre più sostenibile, produttiva ed innovativa, in grado di rispondere in maniera adeguata a scarsità idrica e a stress ambientali e biotici di particolare intensità”. Conclude il presidente Rocchi: “Si tratta, dunque, di un provvedimento ampio ed articolato, che dimostra la ferma volontà del Ministro Francesco Lollobrigida, del Masaf e dell’intero Governo di rilanciare ed innovare un settore strategico per il Paese, che vale il 15% dell’intera economia, con un fatturato di 549 miliardi di euro, e occupa oltre 900.000 persone.
CREA Ricerca, dal canto suo, intende contribuire per la propria parte, fornendo quel supporto tecnico-scientifico e di conoscenza, indispensabile allo sviluppo delle imprese e dell’intero Sistema Italia”.
Le misure specifiche, comprese nel DL Agricoltura, con una dotazione di 500 milioni di Euro, infatti, sono dirette a fronteggiare la crisi economica, causata dalla guerra in Ucraina, delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, a cui è data la possibilità di sospendere il pagamento della parte capitale della rata dei mutui o dei finanziamenti; la concessione di crediti di imposta per investimenti in beni strumentali nella ZES unica; il rafforzamento del settore cerealicolo e della pesca. Ristori specifici interessano i comparti che hanno subito danni per fitopatie come l’olivicolo, l’agrumicolo e il vitivinicolo, o per zoonosi. Trovano spazio anche i necessari ristori per le aziende agricole siciliane colpite da siccità.
Per far fronte a questi fenomeni (patologie e siccità) e tutelare la competitività del nostro made in Italy, in un’ottica di lungo periodo e di sostegno all’innovazione, è prorogata al 31 dicembre 2025 la sperimentazione in campo delle piante ottenute tramite Tea e viene allargata la tipologia delle piante modificabili, che passa ad includere – oltre a resistenza alla siccità e ad alcune patologie – anche migliorate caratteristiche qualitativo-nutrizionali.
Il Dl volge la sua attenzione anche al tema del lavoro: viene incrementata l’attività di controllo in materia di prevenzione e di contrasto allo sfruttamento lavorativo ed al lavoro sommerso e irregolare e istituisce, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura.
Diversi dispositivi contenuti nel Dl Agricoltura sono destinati al corretto funzionamento della filiera agroalimentare, spesso caratterizzata da asimmetrie lungo la catena del valore: è rafforzato il contrasto alle pratiche sleali, attraverso misure a sostegno della trasparenza dei mercati e interventi finalizzati al consolidamento del sistema sanzionatorio.
COLDIRETTI, il Dl Agricoltura è un passo importante, ora bisogna andare avanti
Il Dl agricoltura diventato legge rappresenta per Coldiretti un passo importante per la nostra agricoltura e per il ruolo che dovrà ricoprire in Europa. All’interno sono contenute molte delle proposte che erano state avanzate dall’organizzazione agricola: dalla moratoria sui debiti delle aziende agricole agli strumenti di contrasto al caporalato e al fotovoltaico selvaggio, passando per il sostegno alle aziende per le misure per il contrasto alla xylella e per quello alle filiere in difficoltà fino ad arrivare agli interventi per il problema del granchio blu e alla diffusione della peste suina dovuta alla proliferazione degli ungulati.
Tutti interventi, insieme ad altri, che permetteranno di rispondere in modo più adeguato e completo alle necessità del settore agricolo, che si prepara ad affrontare sfide significative come l'aumento dei costi di produzione e delle tariffe energetiche e gli effetti dei cambiamenti climatici. Ora sarà fondamentale non fermarsi e agire dove ancora servono soluzioni come ad esempio sul tema delle assicurazioni dei mezzi agricoli, che permetterebbe di non aggravare i costi delle imprese agricole e di alleggerire gli oneri burocratici. (gc)
Fonte immagine in apertura: Masaf
Fonte: Ufficio Stampa Masaf, Crea e Coldiretti