Dal campo
Datteri: grandi protagonisti delle feste ma anche la destagionalizzazione è un successo
Angelica Addeo (Brand Manager Ventura): «Puntiamo solo sui prodotti migliori per potenziare l'assortimento»
Il segmento dei datteri appartiene sempre alla sfera del prodotto stagionale, ancora fortemente legato al periodo invernale e delle festività: tuttavia il processo di destagionalizzazione è già iniziato, i datteri sono un’ottima alternativa allo zucchero nella preparazione di dolci e sempre più apprezzati come “caramelle della Natura”, ricche di fibre e fonte di potassio, che contribuisce alla normale funzione muscolare.
Su IFN approfondiamo il tema con Angelica Addeo, Brand Manager Ventura. “Il segmento dei datteri a totale Italia (Iper+ Super + LSP) registra un andamento in crescita, sia a volume (+11%) che a valore (+14%), in particolare nelle ultime 13 settimane. Stiamo parlando di un perimetro d’affari annuale di 25 milioni di euro, pari a circa 3,4 milioni di Kg e 12,3 milioni di confezioni vendute”.
Ventura si conferma leader del segmento di mercato, grazie ad un mix assortimentale ampio e profondo: da un lato un’attenta selezione all’origine della varietà Deglet Nour della Tunisia, molto apprezzata dai consumatori anche nella versione ramata; dall’altro un’accurata ricerca dei migliori datteri Medjoul, morbidi e polposissimi, dal sapore intenso e ricco, tutti al naturale.
“Il posizionamento di prezzo medio al consumo è molto diverso tra datteri deglet nour e medjoul: i primi infatti sono più economici, grazie alla maggiore disponibilità, versatilità e alla loro dimensione ridotta, mentre i Medjoul sono mediamente più cari in virtù della loro grandezza, dolcezza e consistenza pregiata. In termini di euro kg stiamo parlando di una media di 18-20 €/kg per i medjoul, contro i 5-6 €/kg dei deglet nour con nocciolo e i 9-10 €/kg dei deglet nour denocciolati o ramati naturali. In generale, si registrano incrementi medi di prezzo del 3-4% rispetto allo scorso anno. Il formato più rappresentativo del segmento è quello da 200-250 gr, declinato in vaschetta richiudibile, doypack o in alternativa in vassoio “gondola” (in polipropilene oppure in carta). Mediamente prevalenti le referenze con il nocciolo rispetto a quelle denocciolate, che implicano una lavorazione (e un costo) in più, a quanto pare non particolarmente richiesta”.