Dal campo
Ecco Leanri, la nuova punta di diamante del comparto clementine-mandarini
La varietà premium, gestita in Italia dalla Comercial Gallo S.r.l., da inizio gennaio copre un buco del calendario
Il comparto delle clementine sta vivendo una seconda giovinezza grazie, soprattutto, al miglioramento genetico, che ha introdotto nuove varietà premium, soprattutto nel periodo tardivo. Un successo reso possibile da aziende come la Comercial Gallo di Massafra, che fanno “della ricerca e gestione di varietà brevettate ad alto valore aggiunto a livello mondiale” la propria mission.
Proprio nel settore delle clementine/mandarini, l’azienda pugliese sta puntando su una nuova varietà, Leanri, e con il Direttore Generale Aldo Gallo, ne scopriamo tutti i segreti.
Pattuelli – Quali sono i tratti salienti di questa varietà a livello agronomico? Si adatta bene a tutti gli areali agrumicoli? Quali accorgimenti deve adottare il produttore?
Gallo – La varietà Leanri è un ibrido tra clementina e mandarino murcott irradiato. Si inserisce sul mercato tra le varietà club premium e si distingue per la sua eccellente produttività, offrendo frutti di qualità elevata e senza semi, ideali per soddisfare la domanda dei consumatori moderni.
Il periodo di raccolta è tardivo, da gennaio a marzo, quando il mercato clementine comuni è già terminato ma ancora non è iniziato quello delle altre varietà premium tardive (Tang Gold, Nadorcoot, Orri). Inoltre, Leanri permette un tempo di raccolta lungo senza compromettere la qualità della frutta.
Dal punto di vista della pianta, il portamento è vigoroso, con una chioma compatta e ben organizzata, predisposta a produzione a campanella. Questo aspetto facilita le operazioni colturali, come la difesa integrata e la raccolta con foglia.
Queste caratteristiche la rendono una scelta ideale per produttori che cercano una varietà club affidabile e competitiva.
Pattuelli – A livello pomologico, quali sono le caratteristiche distintive del frutto?
Gallo – Il frutto presenta un calibro premium, un colore rosso intenso e un gusto dolce con punte lievi di acidità, generando così sul palato una esplosione di gusto che,accoppiata con la croccantezza, porta a un maggiore consumo.
È un frutto molto ricco di succo (fino al 60%), di conseguenza maggior peso a parità di calibro rispetto a varietà simili (oltre il 30% in più).
La shelf-life è un altro aspetto che contraddistingue Leanri. Nei test effettuati sono stati raggiunti risultati importanti che rendono la varietà adatta per lunghi viaggi in container per l'export con solo abbattimento termico. Inoltre, è una caratteristica fondamentale per ridurre gli sprechi nelle case dei consumatori, potendo mantenere il frutto in dispensa per molti giorni senza perdere qualità e gusto.
Pattuelli – Come verrà sviluppato Il progetto Leanri? Quali sono le superfici attualmente investite e qual è l’obiettivo nei prossimi anni?
Gallo – Il progetto Leanri è stato avviato nel 2022 e prevedeva l’impianto di 80.000 piante/licenze, circa 130 ettari, in Italia. Al momento le licenze sono state tutte opzionate e la relativa piantumazione terminerà nel 2026. Valuteremo se ampliare le licenze disponibili fino ad un massimo di 200.000, circa 350 ettari, nei prossimi anni.
In Spagna la varietà è limitata a 4.000 ettari, di cui 3.000 sono già piantumati; nel 2025 si stimano circa 21milioni di chili origine Spagna, in aumento rispetto agli 11 milioni del 2024.
Leanri in Italia è la prima varietà brevettata ad aderire all’Organismo di Controllo Varietà Protette (OCVP). Di conseguenza, la varietà potrà essere commercializzata esclusivamente dai packers che verranno prossimamente autorizzati da OCVP e che potranno quindi ottenere il software per la certificazione obbligatoria della frutta.
La mission di OCVP è di garantire al sistema un regolare sfruttamento della proprietà industriale, attraverso procedure di audit e certificazione, e controllare che nessuno possa approfittare di produzioni illegali che arrecano un danno ai breeders e a tutti gli attori della filiera con regolari licenze. Le varietà soggette al sistema di controllo e certificazione OCVP possono godere di un maggior valore nel tempo (clicca qui per approfondire).
Pattuelli – A livello commerciale come verrà veicolata Leanri?
Gallo – Ci sono diverse aziende commerciali coinvolte, ma il principale accordo sulla varietà è stato chiuso con il consorzio LINBO, che nel 2022 ha piantumato le prime piantine della varietà in Italia e che nel 2026 concluderà, attraverso i suoi soci, il trapianto di circa 75.000 delle prime 80.000 licenze/piante disponibili per l’Italia (clicca qui per approfondire). Nel mese di gennaio 2025, Linbo si appresta a effettuare il primo market test di prodotto origine Italia attraverso i suoi distributori autorizzati OCVP sulla Leanri.
Contestualmente, presso la nostra sede, faremo due giorni di mostra dedicata alla Leanri.
Aziende, consorzi e produttori possono al momento inserirsi in lista d’attesa per acquistare nuove licenze e piantare la varietà sulla base di eventuali nuove licenze in fase di concessione per il territorio italiano (Clicca qui per scoprire di più sulla varietà). (gc)