Dalla distribuzione
Bilancio estivo dell’ortofrutta in Sardegna: luci e ombre tra turismo e clima
Giugno positivo, agosto penalizzato dalla contrazione dei flussi turistici, ma la frutta resiste

Con la riapertura delle scuole e la fine delle vacanze estive è tempo di bilanci anche per il settore ortofrutticolo. Al Mercato Agroalimentare della Sardegna, alle porte di Cagliari, cuore pulsante della filiera regionale, si è chiuso un trimestre caratterizzato da luci e ombre, come racconta il direttore Giorgio Licheri. L’estate 2025, spiega, ha vissuto dinamiche contrapposte: da un lato un buon andamento delle produzioni locali e nazionali, dall’altro la contrazione del flusso turistico ad agosto e gli effetti di anomalie climatiche che hanno inciso sulla disponibilità di prodotto.
Giugno ha segnato l’avvio positivo della stagione. Le temperature elevate hanno favorito i consumi di frutta estiva, con albicocche, pesche e nettarine che hanno registrato ottime performance e quotazioni interessanti. Anche le verdure hanno mostrato una buona stabilità, sostenute da un equilibrio tra forniture locali, nazionali ed estere, che ha consentito di soddisfare la domanda nonostante qualche riduzione delle rese legata al clima.
Nel corso dell’estate le diverse referenze hanno seguito traiettorie specifiche. Le patate locali a pasta bianca, partite a 0,45 euro al chilo, hanno subito un calo con la contrazione della domanda, salvo poi recuperare a fine luglio fino a 0,60 euro al chilo. Le zucchine hanno mostrato un andamento differenziato tra le tipologie: quelle bianche hanno oscillato intorno a 0,80 euro al chilo, mentre le verdi si sono mantenute più basse, attorno a 0,65, con un ridimensionamento della domanda a partire da metà giugno. Anche i meloni retati hanno risentito dell’aumento dell’offerta da fine luglio, con una lieve flessione del prezzo medio a 0,90 euro al chilo. Le angurie hanno vissuto una fase di forte incremento produttivo tra luglio e agosto, con conseguente calo delle quotazioni che si sono assestate tra 0,45 e 0,50 euro al chilo per le varietà tradizionali e 0,65 per le baby. Le melanzane locali, infine, hanno sofferto per l’abbondanza di prodotto, ridimensionando il prezzo medio attorno a 0,75 euro al chilo.
Agosto è stato il mese più delicato. La riduzione dei flussi turistici rispetto all’anno record 2024 ha inciso soprattutto sugli ortaggi, con un calo della domanda e un eccesso di disponibilità che ha pesato sulle quotazioni. Solo la settimana di Ferragosto ha fatto eccezione, riportando i consumi su livelli più elevati. Diversa la situazione per la frutta di stagione, sostenuta sia dall’interesse della distribuzione organizzata sia dal fabbisogno dei mercati cittadini: pesche, nettarine, meloni e angurie hanno mantenuto livelli di vendita accettabili, pur in un contesto di prezzi sotto pressione.

Il ruolo strategico del Mercato Agroalimentare della Sardegna
Al di là delle dinamiche estive, il Mercato Agroalimentare della Sardegna si conferma un’infrastruttura strategica per il settore. La sua funzione non si limita a garantire continuità di approvvigionamento grazie all’integrazione tra produzioni locali, nazionali ed estere, ma si estende anche all’assicurare freschezza e qualità quotidiana, fattori indispensabili per la fidelizzazione della clientela. La struttura rappresenta inoltre un punto di riferimento per la formazione delle quotazioni regionali, contribuendo all’equilibrio tra produzione agricola, distribuzione e domanda finale, e svolge un ruolo di vetrina privilegiata per le produzioni locali, soprattutto nei mesi di maggiore rotazione come quelli estivi.
Le prospettive per settembre appaiono incoraggianti. La presenza di turisti in coda alla stagione dovrebbe replicare i buoni risultati del 2024, confermando così la centralità del comparto ortofrutticolo per l’economia regionale. “Le sfide di quest’estate – conclude Licheri – hanno dimostrato quanto sia essenziale disporre di una piattaforma efficiente, capace di connettere rapidamente domanda e offerta e di garantire qualità, organizzazione, trasparenza e sostenibilità. Un ruolo che il Mercato Agroalimentare della Sardegna continuerà a svolgere con determinazione, a beneficio degli operatori e dei consumatori finali”.
Foto e quotazioni delle referenze






