Made in Nature, più biologico nelle case degli europei

I risultati della ricerca condotta in Italia, Danimarca, Francia e Germania

Made in Nature, più biologico nelle case degli europei

Più della metà degli italiani ha affermato di avere incrementato il proprio consumo di prodotti biologici negli ultimi 3 anni. Ma anche in Europa, “l’amore” per il biologico non si arresta. Lo rileva una ricerca condotta da SEC Newgate Italia per conto di Cso Italy, la principale realtà dell’ortofrutta italiana, in 4 Paesi: Italia, Danimarca, Francia e Germania.

La ricerca presentata ieri a Milano, presso Palazzo Pirelli, alla presenza dell’Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, ha mostrato come vi sia innanzitutto una grandissima attenzione verso gli acquisti di ortofrutta: il 100% degli intervistati compra frutta e verdura regolarmente e, di questo campione, il 92% l’ha acquistata biologica almeno una volta.  Il numero cresce ancora di più negli altri Paesi con un 94% della Francia, 95% della Danimarca e un 96% considerando la Germania.

A sinistra, Paolo Bruni, Presidente di Cso Italy, e a destra Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia

La ricerca ha inoltre dimostrato un incremento della percezione del biologico come elemento importante e da perseguire nella scelta delle proprie abitudini alimentari. Nei 4 Paesi analizzati, Italia, Francia, Germania e Danimarca, più del 60% degli intervistati ha dichiarato di ottenere maggior soddisfazione nell’acquisto di frutta e verdura biologica. Analizzando le motivazioni di questa soddisfazione emerge che il biologico è considerato più sano e naturale dall’80% dei rispondenti e il 50% ritiene che sia corretto sceglierlo perché fa bene anche all’ambiente.

L’acquisto regolare (“tutte le volte che faccio acquisti”) di ortofrutta biologica è abitudine solo per il 20% degli intervistati, mentre la maggior parte lo sceglie solo laddove c’è una specifica necessità di consumazione o prodotto. La fotografia in questo senso risulta simile in tutti i 4 Paesi analizzati dove invece cambiano i prodotti biologici più acquistati: in Italia vincono i limoni, seguono poi in ordine mele e pomodori alla pari, arance, kiwi e uva da tavola. Per gli altri Paesi abbiamo al primo posto le mele.

Questo miglioramento di percezione della qualità del biologico non è seguito però da un eguale incremento di propensione alla spesa, solo il 48% degli italiani sarebbe disposto a pagare un 10% in più e solo il 21% pagherebbe fino al 20% in più per il prodotto biologico, mentre il 28% non è disposto a pagarlo di più rispetto all’ortofrutta convenzionale.

Nonostante l’aumento della consapevolezza sull’importanza del biologico e il suo impatto positivo sulla salute e sull’ambiente, rimangono sfide significative legate alla propensione alla spesa. Sebbene molti consumatori riconoscano i vantaggi del biologico, un prezzo percepito come più alto rispetto ai prodotti convenzionali rappresenta ancora una barriera riportando nuovamente l’attenzione sulla necessità di attuare strategie mirate a ridurre il divario tra percezione e azione, comunicando con maggiore forza i benefici del biologico in linea con gli obiettivi del progetto Made in Nature.

La ricerca, infatti, si inserisce nel quadro delle attività di Made in Nature, progetto triennale di promozione e informazione finanziato da Cso Italy e dall'Unione Europea con la partecipazione di aziende leader nel settore dell’ortofrutta biologica: Brio, Canova, Ceradini Group, Conserve Italia, Orogel e Verybio. Dopo tre anni di continue attività, la campagna Made In Nature si concluderà questo mese: oltre 13 milioni di consumatori sono stati raggiunti e coinvolti direttamente nelle attività della campagna, 152 mila buyer e operatori di settore hanno avuto modo di interfacciarsi con la campagna e con le aziende partecipanti e le impression ottenute sono state oltre 264 milioni. Un risultato decisamente positivo testimoniato proprio dall’aumento del valore percepito rispetto all’ortofrutta biologica. 

In apertura, i partecipanti all'evento di presentazione. (gc)

Fonte: Ufficio Stampa Made in Nature