Loker® aid: piante forti e produttive con l’integrazione della nutrizione

Ecco la soluzione di Biolchim per irrobustire i tessuti vegetali

Loker® aid: piante forti e produttive con l’integrazione della nutrizione

La sostenibilità nelle produzioni agricole è diventata imprescindibile, per questo motivo le strategie di difesa delle colture sono sempre più mirate. Mentre i mezzi tecnici e i prodotti a disposizione per i produttori si riducono di anno in anno, l’aggressività dei patogeni nei confronti delle piante tende ad aumentare. In questo scenario, per contrastare le malattie è necessario differenziare ed ampliare le strategie di difesa, sfruttando a pieno sia il meccanismo d’azione dei fitofarmaci che le risposte fisiologiche della pianta. Per farlo, Biolchim ha messo a punto Loker® aid (clicca qui): una nuova soluzione al servizio dei produttori.
Ne parliamo a IFN con Marta Longo, Agente Biolchim per Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

Marta Longo, Agente Biolchim per Veneto e Friuli-Venezia Giulia

Angelica - Quali sono le caratteristiche di Loker® aid?
Longo - Loker® aid è un biopromotore di nuova generazione a base di estratti vegetali, rame e boro. La sua formulazione è stata studiata per favorire il benessere della pianta, integrando sotto il profilo nutrizionale la difesa delle coltivazioni.

Angelica – Come agisce?
Longo - Loker® aid ha un duplice meccanismo d’azione: 
- interviene positivamente sul metabolismo primario (responsabile della crescita della pianta), apportando elementi nutritivi che migliorano l’attività fotosintetica e favoriscono la formazione di tessuti verdi e compatti;
- mantiene attivo ed efficiente metabolismo secondario (deputato alla risposta agli stress) grazie all’azione del rame e dei polifenoli contenuti nei suoi estratti vegetali, i quali favoriscono l’irrobustimento dei tessuti.

Angelica – Che tipo di effetto induce sulle piante?
Longo - In tutte le colture dove è stato applicato Loker® aid è stato evidenziato un generale lussureggiamento delle piante. Ciò è dovuto al fatto che il prodotto, migliorando l’attività fotosintetica, favorisce la formazione di tessuti verdi e carnosi, frutto di un’attività metabolica più equilibrata.

Angelica - Su quali colture sono stati evidenziati i risultati migliori? 
Longo - Nell’area in cui opero, ossia Veneto e Friuli, Loker® aid è stato particolarmente apprezzato su vite da vino, dove gli agricoltori lo hanno inserito nelle strategie di difesa; parliamo in special modo di vitigni delle varietà Glera (Prosecco), Pinot Grigio, Ribolla, Chardonnay, Cabernet e Merlot. La sua formulazione lo rende applicabile in tutte le fasi fenologiche della vite. In altre aree Loker® aid viene impiegato con successo e soddisfazione per favorire lo sviluppo vegeto-produttivo di coltivazioni quali il pomodoro da industria, le pomacee, l’olivo, il nocciolo e persino gli ortaggi a foglia.

Angelica - Qual è il periodo migliore per l’applicazione?
Longo - L’applicazione su uva da vino nelle regioni del Nord-Est è stata impostata nelle fasi successive alla fioritura. Questo perché Loker® aid, dalla fase di ingrossamento acino, predispone la pianta ad un migliore superamento dello stress da caldo, tipico dei mesi di giugno e luglio. In più, irrobustendo i tessuti della pianta, Loker® aid fornisce un input nutrizionale compatibile con la difesa antiperonosporica dei vigneti.

Angelica - Come si applica?
Longo - Loker® aid si applica per via fogliare, in abbinamento ai comuni trattamenti per la difesa degli impianti ortofrutticoli. Parlando in termini generali, il prodotto si utilizza durante tutto il ciclo vegetativo. Per individuare epoca e modalità di impiego corrette su coltivazioni specifiche, invito i lettori a fare riferimento a quanto riportato in etichetta.

Angelica - Dosaggi consigliati? 
Longo - Il prodotto viene impiegato normalmente ad una dose compresa tra 1 e 4 L/ha, in funzione delle colture e del contesto agronomico. Se prendiamo come riferimento la pratica dei trattamenti in vigneto, dove il formulato viene associato ai prodotti per la difesa fitosanitaria, il dosaggio suggerito è di 2 L/ha. Quando impiegato da solo, la dose sale a 4 L/ha.