«La carenza di lattughe sui mercati proseguirà per almeno 10 giorni»

Superfici e rese in riduzione sono la causa di questa congiuntura caratterizzata da prezzi alti

«La carenza di lattughe sui mercati proseguirà per almeno 10 giorni»

Nelle ultime settimane le quotazioni delle lattughe sono cresciute vertiginosamente, con punte, nei mercati all’ingrosso, di 3 euro al chilo
Per capire cosa sta succedendo in questa fase di mercato abbiamo contattato un esperto della categoria come Matteo Brunelli, titolare del Gruppo Brunelli di Cesena, attivo proprio nella commercializzazione di questo ortaggio da oltre 40 anni: “Attualmente il mercato è caratterizzato da una carenza di prodotto nell’ordine del 25-30% rispetto alla domanda e, questo, ha generato inevitabilmente tensione sui prezzi, soprattutto per quanto riguarda la Gentilina, seguita da Trocadero e Romana, dove gli approvvigionamenti provengono esclusivamente dai produttori nazionali; mentre nell’Iceberg, le importazioni hanno in parte calmierato il prezzo, che è comunque cresciuto”.

Matteo Brunelli, titolare del Gruppo Brunelli

Come si è arrivati a questa situazione? “Nell’areale romagnolo le quotazioni fra aprile e giugno non sono state soddisfacenti e questo ha disincentivato le semine per il ciclo estivo, soprattutto da parte di quei produttori che non sono all’interno di filiere organizzate ma vendono di volta in volta al migliore offerente. Al contrario, nelle realtà come la nostra – che gestiscono il prodotto in funzione della programmazione con la clientela, garantendo un reddito costante – le superfici si sono mantenute stabili”.

“Per giunta, oltre a una diminuzione delle superfici, abbiamo assistito anche a un calo delle rese, determinato da un clima sempre più estremo; infatti, da un lato, il gran caldo di agosto ha stressato le piante, mentre le recenti piogge stanno favorendo i marciumi.

“Quindi siamo ancora dentro una tempesta perfetta che dovrebbe passare tra una decina di giorni, quando entreranno in produzione altri areali, come quello veronese e mantovano, ma siamo giunti al punto che è complicato fare previsioni accurate con un orizzonte superiore alla settimana”, conclude Brunelli. (gc)

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