Dal campo
Ue, in arrivo nuove regole sui prodotti fitosanitari
L’iniziativa punta ad accelerare le autorizzazioni e a ridurre la frammentazione normativa

Ogni tanto arrivano segnali che lasciano intravedere qualche spiraglio positivo sul fronte dei fitofarmaci nell’Unione europea. È il caso della nuova iniziativa avviata dalla Commissione europea nei giorni scorsi – che da seguito all’obiettivo di aumentare la competitività dell’agricoltura Europea presentato in primavera – che punta a rivedere la normativa sui prodotti fitosanitari e a ridurre la complessità che oggi grava su produttori e autorità nazionali. L’obiettivo dichiarato è duplice: accelerare l’accesso al mercato delle sostanze e dei prodotti di controllo biologico e semplificare il quadro regolatorio che interessa fitofarmaci, biocidi, additivi per mangimi, igiene alimentare e controlli ufficiali. Una prima bozza del regolamento comunitario è attesa per ottobre.
Le criticità segnalate dal settore ortofrutticolo
La federazione spagnola FEPEX ha accolto con favore l’iniziativa, pur sottolineando che resta urgente aumentare la disponibilità di prodotti fitosanitari nell’UE. La progressiva riduzione delle sostanze attive autorizzate, senza adeguate alternative, sta infatti mettendo in seria difficoltà la produzione agricola e in particolare il comparto ortofrutticolo. Il problema si aggrava se confrontato con la situazione dei Paesi terzi, che dispongono di una gamma più ampia di prodotti e possono esportare nell’Unione partite trattate con sostanze vietate nel mercato comunitario.
La richiesta di un’autorizzazione armonizzata
Per porre rimedio a questa disparità, le organizzazioni agricole di Spagna, Francia, Italia e Portogallo, riunite nel Comitato misto per i prodotti ortofrutticoli, chiedono da tempo l’introduzione di una procedura di autorizzazione zonale realmente armonizzata, che renda valida in tutta l’area l’approvazione rilasciata da uno Stato membro. Una misura che, se attuata, faciliterebbe l’accesso a nuove soluzioni fitosanitarie e ridurrebbe la frammentazione burocratica.
Una riforma attesa ma…
Riuscirà quindi la Commissione a partorire una norma che finalmente possa essere d’aiuto ai produttori europei? Vedendo i precedenti, non c’è da essere ottimisti. Ma, per una volta, speriamo di essere smentiti.
