Economia
Spagna, in crescita le importazioni di frutta e verdura nel primo quadrimestre del 2025
+5% a volume e +11% a valore

Nel primo quadrimestre del 2025, le importazioni spagnole di frutta e verdura fresca raggiungono le 1,6 milioni di tonnellate, registrando un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Parallelamente, la spesa complessiva ha raggiunto i 2 miliardi di euro, per un aumento a doppia cifra, dell’11%. Sono i dati di FEPEX, il Dipartimento Dogane e Accise dell'Agenzia delle Entrate - e riportati da valenciafruits.com - che delineano il quadro del commercio ortofrutticolo spagnolo nel progressivo ad aprile. Ma scendiamo nel dettaglio delle varie categorie.
Le importazioni di ortaggi hanno avuto un’impennata significativa: da gennaio ad aprile 2025, la Spagna ha importato 904.482 tonnellate, con un aumento del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche il valore economico è salito, seppur in misura più contenuta, attestandosi a 667 milioni di euro (+4%). Tra tutti gli ortaggi, le patate si confermano il prodotto più importato, non solo nel suo segmento, ma bensì nell’intero comparto ortofrutticolo fresco. In particolare, ne sono state acquistate 573.012 tonnellate (+4,5%), per un valore complessivo di 250 milioni di euro, anche se quest’ultimo dato risulta in calo del 5%.
Passando alla frutta, le importazioni spagnole nei primi quattro mesi dell’anno hanno raggiunto le 748.044 tonnellate, con una lieve crescita del 2%, mentre il valore economico è aumentato del 16%, arrivando a 1,3 miliardi di euro. La banana è stato il frutto più importato, con 127.074 tonnellate (+3%) per un valore di 88 milioni di euro (+6%). Seguono gli avocado, protagonisti di una delle crescite più marcate del periodo: 80.375 tonnellate (+21%) per un valore di 182 milioni di euro (+8%). Altri frutti di rilievo sono le mele, con 68.059 tonnellate (-2,5%) e un valore di 73 milioni di euro (+2%), l’ananas, in calo sia in volume che a valore con, rispettivamente, 56.042 tonnellate (-6%) e 58 milioni di euro (-13%), e infine i kiwi, che hanno segnato una notevole crescita: 55.326 tonnellate (+18%) per un valore di 108 milioni di euro (+28%).
