Siccità in Europa: colture a rischio nel Nord, raccolti in ripresa nel Mediterraneo

Deficit di piogge in Francia, Germania e Paesi baltici

Siccità in Europa: colture a rischio nel Nord, raccolti in ripresa nel Mediterraneo

Gli ecosistemi e l’agricoltura europei fanno i conti con la siccità. A lanciare l’allarme è l’ultimo rapporto del Joint Research Center (JRC) della Commissione Ue, come riporta il sito Renewablematter.eu, che sollecita azioni rapide e coordinate per contenere rischi e impatti. Secondo i dati dell’European Drought Observatory (Copernicus), la carenza idrica è stata innescata dalla scarsità di piogge tra marzo e maggio e da temperature oltre la media. I ricercatori hanno utilizzato il Combined Drought Indicator (CDI), che combina precipitazioni, stato della vegetazione e umidità del suolo, evidenziando anomalie negative diffuse soprattutto nell’area euro-mediterranea.
Alla fine di maggio, il CDI ha registrato anomalie negative estese in tutta l’area euro-mediterranea, in linea con il deficit pluviometrico dei mesi precedenti. Segnali di siccità arrivano soprattutto da alcune regioni dell’Europa centro-settentrionale e del Baltico. Le situazioni più critiche si riscontrano in Bulgaria, Romania, Ucraina, Turchia e Russia sudoccidentale, colpite da un prolungato periodo di scarse precipitazioni.

Agricoltura in bilico
Gli effetti della siccità sono già tangibili sul comparto agricolo. L’Europa nord-occidentale – in particolare Benelux, Francia settentrionale e Germania – sta fronteggiando un deficit pluviometrico che mette a rischio le rese delle colture invernali e delle prossime semine primaverili.
Diverso lo scenario nel Sud del continente: Penisola iberica, Italia e Grecia hanno beneficiato di piogge abbondanti che hanno favorito la crescita delle colture, con previsioni di incremento delle rese del 15-20% in Spagna e Portogallo. Tuttavia, proprio l’eccesso di precipitazioni ha rallentato le semine nelle regioni settentrionali dei due paesi. Cali produttivi sono invece attesi nell’Est ucraino e a Cipro. A livello colturale, i maggiori impatti della siccità riguardano cereali e proteaginose: grano, mais e soia risultano i comparti più esposti. (aa)