Il meglio di IFN
Prima parte di agosto nera per angurie e meloni
Volumi negativi nonostante prezzi in calo. Il meteo ci mette lo zampino

Dopo due mesi complessivamente positivi, la prima quindicina di agosto è in difficoltà per due dei principali frutti estivi: angurie e meloni. I volumi risultano in calo anche per la frutta nel complesso, ma diversamente da questa, per angurie e meloni il prezzo medio mix flette. La diminuzione delle temperature rispetto al 2024 ha probabilmente influito sulla domanda insieme a dinamiche produttive non favorevoli.
Le vendite a volume di angurie e meloni, protagonisti dell’estate, hanno registrato a giugno una crescita a doppia cifra, mentre a luglio i consumi si sono mantenuti più in linea con il 2024. L’avvio di agosto segna invece un brusco calo, negli ipermercati e supermercati della Gdo: nella week 31 le angurie arretrano del 21% e i meloni dell’8%, mentre nella week 32 la flessione si attenua rispettivamente al -12% e al -7%. Un andamento che segue quello della frutta in generale, ma con un peggioramento evidente per le angurie.
La performance negativa di inizio agosto inficia, in parte, il progressivo da inizio anno, soprattutto per quanto riguarda le angurie, anche se il trend rimane comunque positivo (+4%).

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Di solito un aumento dei prezzi al consumo incide negativamente sui volumi venduti e così sembra essere avvenuto per la frutta in generale per cui si registra, a inizio agosto, una crescita del prezzo medio mix a fronte di una flessione delle quantità acquistate. Il caso di angurie e meloni, però, è diverso, perché la flessione dei volumi è accompagnata da un calo dei prezzi medi: complessivamente tra la week 31 e la 32, sono diminuiti del 5% nelle angurie e dell'8% nei meloni.
Di positivo, però, c’è che a fronte di un aumento complessivo del prezzo medio mix da inizio anno, pari al +10% nelle angurie e al +2% nei meloni, i consumi – come visto precedentemente – siano comunque in crescita.

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Una possibile spiegazione arriva anche dall'andamento climatico. Dopo un giugno più caldo e un luglio con temperature medie sostanzialmente in linea con il 2024, l’avvio di agosto ha segnato un brusco calo: -4 gradi nella week 31 e -2 gradi nella week 32. Per frutti estivi come angurie e meloni, questo spesso incide sui consumi e sulla controcifra rispetto all’anno precedente.
A livello produttivo, a partire da metà luglio c'è stato un eccesso produttivo - dovuto all'accavallamento della maturazione di trapianti di epoche diverse e dall'aumento delle superfici - per i meloni e, soprattutto, per le angurie, che si è poi protratto anche a inizio agosto. Questo spiega la flessione dell’euro-chilo, ma potrebbe anche essere l'effetto della flessione dei consumi anche a seguito dell’abbassamento delle temperature: In casi di eccesso produttivo può succedere che si abbassi il livello qualitativo dei prodotti, il che crea ancora più resistenza al consumo.
Nel complesso, la prima parte di agosto ha mostrato un allontanamento dei consumatori verso queste due categorie, in misura più marcata per le angurie. Sarà comunque necessario attendere i dati della seconda metà del mese per una valutazione complessiva. (bf)

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