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Melone e anguria, la strategia “a prova di futuro” di Rijk Zwaan
L’azienda punta su genetica, sostenibilità e collaborazione di filiera

Ricerca, resilienza e innovazione sono al centro della strategia Rijk Zwaan per melone e anguria, due colture simbolo del Made in Italy ortofrutticolo ma oggi sempre più chiamate a confrontarsi con i cambiamenti climatici e le nuove esigenze dei consumatori.
Abbiamo parlato di prospettive, sfide e nuove varietà con Elisabetta Martella, Crop Specialist Melone e Anguria Rijk Zwaan Italia, Marco Mantovani, Client Manager Chain Rijk Zwaan Italia, e Gaël Aubert, Breeder Melone Rijk Zwaan.

Angelica – Qual è oggi il ruolo del melone e dell’anguria all’interno della strategia di Rijk Zwaan in Italia?
Martella – Rijk Zwaan investe costantemente in ricerca e sviluppo, circa il 30% del fatturato annuale, abbracciando una cultura figlia dell’innovazione e delle scoperte. Il nostro obiettivo è sviluppare varietà “a prova di futuro”, capaci di anticipare i cambiamenti climatici e le nuove esigenze di mercato, sempre in collaborazione con partner e clienti.
Questo approccio vale anche per melone e anguria, che rappresentano colture chiave a livello mondiale e quindi anche per il nostro Paese.
Nel 2025, per esempio, abbiamo supportato come partner tecnico il Primo Simposio del Melone Mantovano IGP: un’occasione importante per contribuire concretamente allo sviluppo della filiera ortofrutticola italiana e rafforzare il dialogo tra produzione, distribuzione e ricerca. Essere presenti in momenti di confronto e valorizzazione territoriale significa investire nel futuro dell’ortofrutta, promuovendo collaborazione e innovazione.

Angelica – Quali sono le principali sfide produttive e commerciali che vedete in Italia per melone e anguria?
Martella – Il 2025 ha confermato che il cambiamento climatico è una realtà,d una variabile costante da integrare nelle strategie produttive. Temperature estreme, precipitazioni irregolari ed eventi meteo imprevedibili hanno inciso sulle scelte agronomiche e sull’andamento commerciale.
La campagna è partita bene, con frutti di elevata qualità e un buon equilibrio tra domanda e offerta, che ha sostenuto prezzi interessanti. Tuttavia, da metà giugno si è registrata una significativa riduzione dei prezzi dell’anguria, mentre per il melone la pressione è aumentata da fine luglio.
Sul fronte fitosanitario, la stagione ha richiesto particolare attenzione: peronospora e oidio hanno esercitato una forte pressione, specialmente nelle coltivazioni in pieno campo.
Mantovani – Dal punto di vista commerciale, si conferma il trend verso frutti di pezzatura contenuta, più pratici da consumare e gestire, ma con standard qualitativi elevati. I prodotti a marchio stanno guadagnando terreno, percepiti dai consumatori come garanzia di gusto e affidabilità.
Nell’anguria, le tipologie allungate restano prevalenti, ma cresce l’interesse per le seedless di media pezzatura e per i prodotti ad alto valore di servizio, come il tagliato o la IV gamma. Il mercato va verso una revisione dell’offerta, in cui la presentazione e la valorizzazione del prodotto giocano un ruolo sempre più centrale.

Angelica – Come state lavorando per rendere le varietà di melone e anguria più resilienti alle nuove sfide climatiche e agronomiche?
Aubert – L’attenzione alle resistenze genetiche resta un pilastro dei nostri programmi di ricerca e sviluppo. Negli ultimi anni abbiamo concentrato gli sforzi sulla flessibilità nella raccolta e sulla capacità di adattamento climatico, riducendo le esigenze di input e migliorando la tolleranza allo stress termico e idrico.
Per il melone, le caratteristiche organolettiche restano imprescindibili: gusto, aroma, grado Brix, colore, tenuta in campo e shelf-life sono parametri fondamentali per garantire la soddisfazione del mercato.
Martella – Anche per l’anguria la direzione è la stessa: stiamo lavorando su resistenze genetiche avanzate e nuovi concept varietali, mantenendo però gli investimenti sulle tipologie più tradizionali. L’obiettivo è fornire ai produttori soluzioni concrete e ai consumatori prodotti sempre più affidabili, pratici e di qualità.
Angelica – Spacegem RZ è la vostra nuova proposta: quali innovazioni agronomiche e qualitative porta rispetto alle varietà tradizionali?
Martella – Tra le novità più interessanti del 2025 presentiamo Spacegem RZ F1, melone retato italiano per trapianti di aprile. Si distingue per elevata qualità interna, rete esterna elegante e uniforme e un pacchetto di resistenze completo: include la resistenza 3.5 all’oidio e il gene Vat contro gli afidi, che ne rendono la gestione agronomica più semplice ed efficace.
In vista della prossima campagna introdurremo inoltre nuove varietà nel segmento del retato italiano:
– 34-IE5027 RZ F1 (in prova), indicata per trapianti precoci da inizio marzo, apprezzata per la stabilità qualitativa in diverse condizioni e la resistenza agli afidi;
– 34-IE5026 RZ F1 (in prova), pensata per il pieno campo, caratterizzata da polpa dal colore intenso e alto profilo qualitativo per Brix e aroma.
Tutte varietà che rispondono alle esigenze di produttori e mercati sempre più diversificati.

Angelica – L’anguria è un segmento in forte espansione: quali trend principali state osservando in Italia e a livello globale?
Martella – L’anguria è una coltura strategica per Rijk Zwaan, con una rilevanza crescente sia a livello nazionale che internazionale. Accanto al segmento tradizionale delle angurie allungate con semi, osserviamo una forte crescita delle seedless di media pezzatura e delle angurie con semi ma più contenute, fino a 10 kg.
Parallelamente, il mercato della IV gamma – soprattutto il prodotto tagliato a metà o a fette – è in espansione, spinto dalla domanda di praticità e qualità. In questo scenario, Rijk Zwaan investe sia sul mantenimento delle tipologie tradizionali, come le Crimson allungate, sia sullo sviluppo di soluzioni innovative che anticipano le tendenze di mercato.

Angelica – Il concept Candy Ball (mini-anguria) e la linea Tropical (midi seedless a polpa gialla) sembrano puntare a segmenti innovativi. Quali mercati o target di consumo volete intercettare con queste proposte?
Mantovani – Sono due esempi di innovazione mirata. Candy Ball è una mini-anguria da massimo 2 kg, croccante, dolce e con lunga shelf-life, pensata per il consumo individuale e le famiglie con minori esigenze di quantità.
Tropical, invece, è una midi seedless a polpa gialla, che abbina originalità visiva e gusto tipico delle varietà tradizionali. Entrambe puntano a un pubblico che cerca qualità, praticità e novità, intercettando le nuove tendenze di consumo legate al formato e alla fruibilità del prodotto.

Angelica – Merens RZ rappresenta invece un’innovazione nelle tipologie più tradizionali: quali plus offre rispetto alle Crimson già diffuse sul mercato?
Martella – Merens RZ è una anguria Crimson da 8–10 kg, adatta sia alla coltivazione in serra che in pieno campo. Nonostante una stagione complessa, ha ricevuto feedback molto positivi da aziende agricole e operatori commerciali.
I punti di forza sono tre:
- pezzatura contenuta, ideale per diversi canali (GDO, mercati tradizionali, IV gamma);
- ottima allegagione, che assicura uniformità e produttività;
- colore interno intenso, che valorizza il prodotto al taglio.
Una varietà che dimostra come l’innovazione possa rafforzare anche i segmenti più classici, rendendoli più competitivi e adatti alle nuove esigenze del mercato.




