Dal campo
L’Italia si riempie di uva egiziana: stagione da capogiro
Volumi triplicati e leadership assoluta sul mercato tricolore

Secondo le analisi di EastFruit, nel 2025 l’Egitto ha segnato un’impennata senza precedenti nelle esportazioni di uva fresca verso l’Italia. Tra gennaio e luglio, nel nostro Paese sono arrivate oltre 7.000 tonnellate di prodotto egiziano, per un valore vicino ai 20 milioni di dollari. Un risultato che triplica i volumi registrati nello stesso periodo del 2024 e supera addirittura il totale delle spedizioni accumulate nei tre anni precedenti, fissando un nuovo record storico nei rapporti commerciali tra i due Paesi.
L’uva figura tra le principali voci dell’export frutticolo egiziano, seconda solo alle arance e alle fragole congelate in termini di entrate in valuta estera. Nonostante ciò, l’Italia non è mai stata un mercato di riferimento per questo prodotto, incidendo per circa l’1,5% sul portafoglio complessivo delle esportazioni egiziane.
Nel frattempo, le importazioni italiane di uva fresca continuano a crescere per il terzo anno consecutivo. Nei primi sette mesi del 2025 sono aumentate del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Paesi Bassi e Spagna restano i due principali fornitori, coprendo insieme oltre la metà del fabbisogno del mercato italiano, seguiti da Egitto, Perù e Germania.
Va ricordato che l’Italia è il primo produttore ed esportatore europeo di uva da tavola. La stagione nazionale si concentra tra luglio e ottobre, periodo durante il quale il ricorso al prodotto estero è minimo. Le importazioni riprendono a novembre, guidate dalla Spagna, mentre tra dicembre e i primi mesi dell’anno aumentano le forniture da Paesi Bassi, Perù e Germania. Cile e Sudafrica presidiano il mercato tra marzo e aprile, mentre l’uva egiziana entra tipicamente a maggio fino a imporsi a giugno.
Quest’anno, però, il ritardo dell’avvio della stagione italiana ha aperto una finestra eccezionale per gli operatori egiziani, che hanno continuato a esportare fino a luglio, arrivando a coprire il 90% delle importazioni italiane in quel mese. Un risultato che non solo segna un nuovo primato per l’Egitto, ma lo posiziona come principale fornitore di uva fresca dell’Italia nei primi sette mesi del 2025, superando tutti i concorrenti tradizionali. (lg)





