L'importanza del calcio nella concimazione delle piante

Maria Rosaria Stile (K-Adriatica): «Dalla difesa immunitaria alla qualità dei tessuti, l'elemento svolge un ruolo fondamentale per le colture»

L'importanza del calcio nella concimazione delle piante

La concimazione calcica è di fondamentale importanza per la crescita e lo sviluppo delle piante e, se non si presta la giusta attenzione a questo nutriente, si rischia di essere colpiti da fisiopatie alquanto gravi, come il seccume fogliare degli ortaggi, il marciume apicale del pomodoro, il disseccamento del rachide della vite, la butteratura amara del melo e la spaccatura della buccia del pero e delle drupacee (ciliegie).

Quelli appena citati sono solo alcuni dei casi più gravi determinati dalla carenza di Calcio, ma il quadro è ancora più complesso, come ci spiega Maria Rosaria Stile, Research & Development Manager di K-Adriatica: “Il calcio (Ca2+), infatti, svolge un ruolo cruciale non solo nella costruzione di strutture solide, ma anche nella salute complessiva delle piante. Recenti ricerche hanno evidenziato che il calcio è essenziale per la difesa immunitaria delle piante, regolando l'assorbimento di altri nutrienti e migliorando la qualità dei tessuti (Wang T. et al, (2023) "Calcium signaling in plant mineral nutrition: From uptake to transport” Plant Commun. Nov. 3;4(6); Guangyuan X. et al. ( 2022) “A tale of many families: calcium channels in plant immunity” Pant Cell  Apr 26;34(5):1551-1567). 

Maria Rosaria Stile, Research & Development Manager di K-Adriatica

“Nel sistema immunitario delle piante, il calcio agisce come un secondo messaggero nei meccanismi di segnalazione intracellulare. In risposta a patogeni o stress ambientali, si verificano delle variazioni nelle concentrazioni di Ca2+ nel citoplasma, che attivano proteine ed enzimi, come le calmoduline e le proteine chinasi dipendenti dal calcio, che a loro volta innescano risposte difensive. Inoltre, il calcio è coinvolto nella produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS) e nella modulazione di enzimi chiave che partecipano alle risposte di difesa, contribuendo alla stabilizzazione delle pareti cellulari e rendendo più difficile la penetrazione dei patogeni”.

“Queste funzioni – prosegue Stile – si aggiungono a quella più note di regolatore dell'assorbimento di altri nutrienti. Infatti, il calcio mantiene l'integrità delle membrane cellulari e il funzionamento dei canali ionici, regolando il flusso di nutrienti come potassio (K+), magnesio (Mg2+) e altri microelementi. Inoltre, il calcio aiuta a prevenire la tossicità da eccesso di sodio (Na+) e di altri ioni metallici pesanti, legandosi a queste molecole e facilitandone l'espulsione o il sequestro in compartimenti cellulari sicuri”.

 

“Infine, il calcio è ben noto per le sue funzioni “classiche” nella struttura e nella qualità dei tessuti vegetali. Come componente chiave della parete cellulare e della lamella mediana, forma legami con le pectine, conferendo rigidità e stabilità alle cellule vegetali. Questo rinforzo strutturale è essenziale per la resistenza meccanica delle piante e per migliorare la qualità del raccolto, riducendo problemi come il marciume apicale nei pomodori e le spaccature nei frutti”.
“In conclusione, assicurare alla pianta una buona dotazione in calcio non solo garantisce una crescita sana e tessuti forti e resistenti, ma è anche fondamentale per la difesa contro patogeni e per una gestione efficace dei nutrienti”.

 

“Per questo K-Adriatica, da sempre, punta sul calcio e sull’efficienza della concimazione calcica come elemento essenziale per produzioni di qualità – spiega la ricercatrice, che aggiunge: “Consapevole che non tutte le concimazioni a base di calcio sono equamente efficienti, grazie all’attività della sua unita R&D, K-Adriatica ha sviluppato la tecnologia KK, che lavorando sulla permeabilità delle membrane cellulari, non solo migliora l’assorbimento del calcio (e di tutti i nutrienti) ma ne consente anche una omogenea distribuzione all’interno dei tessuti vegetali. Applicazioni di soluzioni nutrizionali come il KAMAB 26, unitamente ad una corretta gestione agronomica della coltura, possono fare una significativa differenza nella sostenibilità e nella produttività delle colture agricole”. (gc)

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