La rivoluzione della mela maturata in pianta

Il Gruppo Rivoira con il progetto Samboa l'ha certificata

La rivoluzione della mela maturata in pianta

Una mela maturata in pianta. Detta così potrebbe sembrare una provocazione, ma è uno dei cardini del progetto Samboa del Gruppo Rivoira, special guest dello Speciale Frutta e Verdura. Ripe on Tree è diventata anche una certificazione, grazie alla collaborazione con Bureau Veritas, ed è un mattone fondamentale della missione del progetto: “Tutti i giorni, un fantastico pezzo di frutta”.

Da agosto ad agosto - grazie alle tre sorelle Luiza, Venice e Isadora - mele del segmento extrasweet con le stesse caratteristiche gustative. Dolcezza, croccantezza e succosità garantite e costanti.

"Sicuramente siamo partiti cercando di provocare il mercato con questo concetto del maturato in pianta - ha spiegato Marco Rivoira, amministratore delegato del gruppo piemontese - Mi sono fatto l'idea che spesso le aspettative del consumatore sono disattese: la logica del prezzo ha portato a un'estremizzazione dei comportamenti sia in campo che nella fase del condizionamento. Noi abbiamo sviluppato questo concetto e lo abbiamo certificato: ci si basa su parametri di maturazione del frutto in campo, per non permettere all'agricoltore di fare raccolte anticipate e così la degradazione dell'amido deve essere oltre il 60% con un grado Brix idoneo al consumo; ma siamo andati a mettere un tetto massimo alle produzioni per ettaro. Tutto questo lo abbiamo certificato e credo si possa estendere questa filosofia a tanti altri segmenti. In ortofrutta è importante dare un prodotto molto costante e mediamente molto buono, questa è la nostra missione".

Il progetto Samboa affonda le radici in Brasile, dove le tre varietà di mele sono state selezionate. Un altro aspetto centrale. "I cambiamenti climatici portano problemi agronomici ai melicoltori - ha evidenziato Rivoira - Il programma è stato selezionato in una zona molto meno vocata della nostra, nel cuore del Brasile, dove le temperature estive raggiungono valori alti e quindi da li ci è venuta l'idea di lavorare a un programma che potesse risolvere alcune criticità legate ai cambiamenti climatici". E i riscontri avuti dopo una torrida estate come quella che ci siamo lasciati alle spalle sono interessanti.

E a proposito di riscontri, come ha reagito il mercato e che piano di sviluppo avrà il progetto? “Il piano è ambizioso - ha risposto l'imprenditore - Stiamo piantando 200 ettari e quest'anno abbiamo raccolto i primi volumi, parliamo di 150 tonnellate che stiamo distribuendo con le catene che hanno creduto di più nei progetti del Gruppo Rivoira”. 

"Samboa sta riscontrando successo perché le caratteristiche di queste tre varietà sono costanti: avere da agosto ad agosto, con uno stesso brand, tre varietà che si possono intercambiare perché hanno lo stesso sapore e riescono a soddisfare il consumatore - ha concluso Marco Rivoira - è un bel vantaggio".