Ciliegia di Vignola Igp: l’esito della stagione passa dalla difesa

Il produttore Gamberini: «Non abbiamo avuto problemi con Drosophila e cracking»

Ciliegia di Vignola Igp: l’esito della stagione passa dalla difesa

Se capita di fare un giro tra i ciliegi di Vignola e si chiede un feedback sulla stagione ai produttori, si rischia di imbattersi in mille pareri contrastanti. Tra chi è entusiasta e chi rivendica un’altra stagione disastrosa come quella dell’anno scorso, per cui tirare le somme è pressoché impossibile.

Noi di IFN abbiamo cercato di fare chiarezza con Federico Gamberini, storico produttore dell’omonima azienda che a Vignola dedica alla coltivazione della ciliegia circa 3,5 ettari. “Sicuramente siamo lontani dalla disastrosa stagione dell’anno scorso - afferma Gamberini - non è stata nemmeno una stagione di record positivi ma noi, personalmente, possiamo ritenerci soddisfatti”.

“Abbiamo iniziato la stagione con i primi stacchi attorno all’11 maggio e il prodotto si è presentato subito eccezionale, con un riscontro molto positivo sul mercato. Solo a maggio inoltrato i mercati hanno subito una frenata a causa del clima e della concorrenza del prodotto nazionale ed estero”.

“Le nostre produzioni non hanno avuto danni dalle ondate di maltempo di metà maggio. Tutte le nostre produzioni sono sotto telo poiché oggi è un aspetto imprescindibile difendere i frutti dagli agenti atmosferici e garantire la buona riuscita della stagione. Non abbiamo avuto problemi con la Drosophila né con il cracking. Anche i volumi sono stati generosi: si sono aggirati attorno i 250 quintali per ettaro, mentre l’anno scorso sono stati solo 100”.

“Attualmente i duroni con pezzatura 28+ si aggirano tra 6,5 e 7,5 euro al chilogrammo, ma mancano gli ultimi scampoli di stagione, tra 10 giorni dovremmo ultimare”, conclude il produttore.