Dal campo
Annata d’oro per la frutta estiva nel Cuneese
Clima favorevole e quotazioni soddisfacenti

Si avvia alla conclusione la stagione della frutta estiva in provincia di Cuneo - come riporta targatocn.it. La raccolta delle pesche tardive è agli sgoccioli e prende il via la campagna delle mele Gala. A breve sarà il turno delle susine, delle altre varietà di mele e dei pochi kiwi ancora presenti sul territorio, dopo i numerosi espianti registrati negli ultimi anni. «Dal punto di vista produttivo, questa è stata una delle migliori annate degli ultimi tempi», commenta Maurizio Ribotta, responsabile provinciale del Settore Tecnico di Cia Agricoltori Italiani di Cuneo. «Il clima è stato favorevole, con piogge regolari, alternanza tra giornate calde e fresche e nessun evento atmosferico particolarmente dannoso, fatta eccezione per qualche temporale localizzato».
Anche sul fronte commerciale i segnali sono positivi: «I prezzi hanno retto bene per molte referenze, dalle ciliegie ai mirtilli, fino a pesche e nettarine – spiega Ribotta –. Per le pesche tardive, però, si registra un rallentamento delle vendite, probabilmente legato sia alle temperature più fresche sia alla presenza delle prime mele, che attirano i consumatori. Non è escluso un leggero calo dei prezzi, ma la situazione resta comunque favorevole». Per le mele, al momento, non ci sono indicazioni ufficiali sui prezzi. «Alcuni produttori segnalano rese inferiori alle aspettative, ma è ancora presto per trarre conclusioni definitive», aggiunge Ribotta.
Situazione più complessa per le pere: le piogge in fioritura hanno ridotto i volumi e, sebbene i prezzi siano elevati, non riescono a compensare la scarsità di prodotto. Buone notizie invece dal settore nocciolo, in particolare nel Saluzzese: «È stata un’annata positiva sia in termini di quantità che di qualità, con prezzi remunerativi – sottolinea Ribotta –. Chi segue con cura potatura, inerbimento e gestione delle piante viene premiato».
Resta alta l’attenzione sulla cimice asiatica, che quest’anno mostra una recrudescenza: «Non possiamo abbassare la guardia, ma le tecniche di difesa, sia agronomiche sia fisiche come le reti antinsetto, stanno dando risultati incoraggianti», conclude Ribotta. (aa)
