Dalla distribuzione
Alla Battaglio di Torino il Premio il Grossista dell'Anno
La Giornata del Grossista ha gettato le basi per costruire il futuro della categoria
“La categoria dei grossisti ortofrutticoli sta rispondendo in modo reattivo al cambiamento. Ma, oltre alle criticità storiche, dagli investimenti alla burocrazia, vanno affrontate anche le sfide dei nostri giorni, come quelle della sostenibilità ambientale e della transizione digitale. E una delle priorità di Fedagromercati è proprio la sfida digitale, su cui va fatta una riflessione sull’uso della tecnologia: la questione non è quale tecnologia usiamo ma come la usiamo. L’innovazione richiede, infatti, l’esercizio condiviso della responsabilità. Ma la responsabilità è richiesta anche nell’altra sfida, quella della sostenibilità. Perché la sostenibilità a cui dobbiamo puntare deve assicurare una ricaduta positiva sulla nostra vita quotidiana, in grado, cioè, di cambiarla in meglio. Deve essere una sostenibilità generativa.”
Lo ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, inaugurando ieri a Roma la prima Giornata Nazionale del Grossista promossa da Fedagromercati Confcommercio e fortemente voluta dal suo presidente Valentino Di Pisa. Nell’ambito dell’evento è stato assegnato il Premio Il grossista dell’Anno, prima edizione, andato alla Battaglio SpA di Torino e ai suoi titolari, i fratelli Luca, presidente, e Siro Battaglio, ad, quest’ultimo sceso a Roma per ritirare il prestigioso riconoscimento.
La parte convegnistica della Giornata ha visto il contributo delle categorie che costituiscono i principali stakeholder dei grossisti, dalle confederazioni nazionali dell’Agricoltura - Coldiretti, Confagricoltura e CIA - alla Rete dei gestori delle strutture mercatali Italmercati, da Conad alla FIDA, da Federlogistica alla Consulta dei mediatori merceologici FIMAA. Importanti gli interventi del viceministro alle Imprese e al Made in Italy Valentino Valentini e dell’europarlamentare Salvatore De Meo. Valentini ha sostenuto l’importanza fondamentale della filiera, dei rapporti tra tutti gli interlocutori e dell’adozione delle nuove tecnologie, dalla digitalizzazione all’intelligenza artificiale per uno sviluppo che ha bisogno di rapidità decisionali e insieme di trasparenza. L’on. De Meo ha sottolineato l’importanza di vedere riconosciuto nella prossima PAC il ruolo dei Mercati e la definizione della figura del grossisti, che nella normativa europea appare ancora oggi assente o confusa, nello stesso tempo ribadendo l’opportunità rappresentata da un nuovo Piano Mercati, di cui si avverte la necessità per valorizzare queste strutture come piattaforme multimediali.
Nel suo appassionato intervento, il presidente di Fedagromercato Valentino Di Pisa ha detto: “Il nostro mondo si compone di un tessuto imprenditoriale di piccole e medie aziende che affondano le proprie radici nei territori e si nutrono di una tradizione che spesso viene tramandata da generazioni”. “Oggi - ha proseguito - siamo ad un bivio. Dobbiamo far coesistere tradizione e innovazione. Dobbiamo, con umiltà, puntare su una più completa formazione per costruire il futuro, immaginando scenari sempre più ampi, con un approccio non più solo legato al prodotto ma ai servizi e alla logistica in particolare”.
Di Pisa ha salutato il collega Andres Suarez, presidente dei grossisti spagnoli, intervenuto a Roma per ricordare l’alleanza stretta dai grossisti di Italia, Spagna e Francia per indirizzare la politica europea verso una maggiore attenzione per la categoria.
Durante l’iniziativa è stata presentata l'indagine “Il Grossista, l’identikit di una professione”, realizzata da Omnibus in collaborazione con Fedagromercati attraverso la raccolta di interviste dirette agli imprenditori e la diffusione di un questionario distribuito ad un campione di operatori proveniente da tutti i principali Mercati italiani.
Dall’analisi risulta che la professione del grossista riguarda piccole e medie aziende, a conduzione familiare, con un fatturato minimo che varia dai 3 milioni ai 20 milioni (72%), con una parte minore che raggiunge anche i 40 milioni all’anno (28%). Settore vivo e dinamico (53% ha dichiarato che il suo fatturato è cresciuto fra il 2019 e 2023), è risultato che la maggior parte del campione ritiene necessario un rafforzamento ulteriore della categoria e del suo ruolo attraverso l’innovazione nei servizi e nei prodotti (30%), il miglioramento della qualità (16%) e il controllo dei costi (16%). Da ciò si evince la volontà degli operatori dei Mercati di vedere un cambiamento di queste strutture in veri e proprie piattaforme multicanale con servizi aggiuntivi ed un focus sulla logistica. Il grossista basa la propria attività in egual modo su frutta (agrumi, drupacee, mele, uva e fragole) ed ortaggi freschi (zucchine, pomodori, insalate, peperoni e carciofi), offrendo una vasta gamma di prodotti ai consumatori, con la Sicilia come primo fornitore entro i confini nazionali (seguito da Puglia e Lazio), e la Spagna come primo partner per le forniture estere (America Latina è il secondo fornitore estero). I clienti dei grossisti rimangono principalmente i dettaglianti (28%), seguiti subito dagli ambulanti (17%) e da altri grossisti (23%). Crescono i rapporti con l’horeca e con la GDO attraverso l’offerta di nuovi servizi: al primo posto selezione e stoccaggio, al secondo posto la frigoconservazione ed al terzo posto la consegna diretta al cliente.
Le sfide principali che emergono dai dati raccolti sono tre: il ricambio generazionale (fra il 2001 ed il 2010 l’ingresso di nuove professionalità è calato); il passaggio all’orario diurno di lavoro, perché risulta che la maggior parte dei mercati lavora ancora largamente di notte; l’ammodernamento delle strutture attraverso la collaborazione con gli enti gestori (31%), investendo su servizi di logistica ed informatizzazione (17%).
Il presidente di Italmercati Fabio Massimo Pallottini ha colto il desiderio di innovazione e la fiducia nel futuro, emerso dall’indagine, da parte di una categoria senza la quale i Mercati non avrebbero motivo di esistere, auspicando l’unitarietà della rappresentanza nei confronti delle istituzioni nazionali e comunitarie.
Da Cristiano Fini, presidente di CIA, da Luigi Scordamaglia, responsabile internazionalizzazione e politiche comunitarie di Coldiretti e ad di Filiera Italia, e da Filippo Schiavone della Giunta nazionale di Confagricoltura, è giunta la sollecitazione alla crescita del rapporto di collaborazione con il mondo dell’ingrosso e dei Mercati riconosciuto nel suo ruolo chiave all’interno della filiera.
Stimolante il contributo di Alessandro Beretta, segretario generale ANCD Conad, che ha parlato delle possibili aree di collaborazione tra grossisti e media e grande distribuzione partendo dai territori. Il vicepresidente di FIDA, Livio Bresciani, ha ringraziato i grossisti per il contributo fondamentale che danno al dettaglio specializzato, ai negozi di vicinato e alla media distribuzione, mentre Viviana Bardella, coordinatrice della Consulta dei mediatori merceologici, una aggregazione di circa 500 professionisti, ha auspicato un’ulteriore crescita del rapporto con i grossisti.
Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, ha infine sottolineato il contributo che la logistica può dare allo sviluppo dei Mercati e della aziende Grossiste.
Una Giornata importante, ricca di spunti su cui riflettere e su cui poggiare lo sviluppo della categoria dell’ingrosso.
All’evento ha collaborato mela Marlene del Gruppo VOG di Terlano (Alto Adige).
Nella foto di apertura: a sinistra, il viceministro alle Imprese e al Made in Italy Valentino Valentini e a destra il presidente di Fedagromercati Valentino Di Pisa con (al centro) il vincitore del premio "Il Grossista dell'Anno" Siro Battaglio in rappresentanza anche del fratello Luca. (cd)
Fonte: Ufficio stampa Fedagromercati-Confcommercio