Il meglio di IFN
Interpoma a tutta… mela!
Grande affluenza durante il primo giorno di Fiera
Se l’andamento di una fiera va di pari passo con lo stato di salute di quel determinato settore, possiamo affermare che il settore melicolo italiano, a partire dalla nostra punta di diamante - che è il Trentino-Alto Adige - è in ottima forma, perché questa edizione di Interpoma si sta rilevando un successo.
Ieri i padiglioni della Fiera di Bolzano sono stati presi d’assalto, soprattutto da produttori e tecnici provenienti da tutta Italia, e non solo, perché l’affluenza estera fra asiatici, americani, ed europei non è certo mancata. Entrando nel dettaglio parliamo di 490 espositori provenienti da 21 Paesi, su un’area espositiva di 25 mila metri quadrati.
Chiaramente il comparto melicolo non è esente da problemi di carattere produttivo, come ci hanno testimoniato diversi produttori. Le malattie sono in cima alla lista, fra vecchi e nuovi patogeni che stanno creando più di un grattacapo, anche in virtù dell'assenza oramai cronica di mezzi di difesa efficaci. Il cambiamento climatico non è da meno, a partire dagli eventi estremi che possono azzerare la produzione in pochi istanti. Poi fra costi di produzione in aumento, burocrazia farraginosa e manodopera sempre più difficile da trovare, è evidente come le risposte da dare ai melicoltori inizino a essere molteplici.
Proprio in merito alle soluzioni e ai possibili scenari futuri, Interpoma ha dedicato seminari e tour di grande livello tecnico che entrano nel merito delle questioni, delineando le possibili strade da intraprendere. Parimenti, fra gli stand è facile assistere a confronti serrati fra produttori, tecnici, rivenditori e commerciali. In poche parole, il settore dialoga e discute sul proprio futuro ed è probabilmente il risultato più importante raggiunto da Interpoma, e che troverete sintetizzato nelle parole di alcuni dei protagonisti che abbiamo interpellato nella giornata di ieri.
“La partenza è stata sicuramente incoraggiante, perché fin da subito abbiamo notato un’ottima affluenza – esordisce Martin Pinzger direttore VI.P Val Venosta – a dimostrazione di come il mondo produttivo melicolo sia ancora bello “vivo”. La fiera è sicuramente un momento per confrontarci con gli altri produttori e per trattare più in profondità certi temi di carattere tecnico che ci stanno particolarmente a cuore e che stanno diventando sempre più importanti”.
“E' chiaramente una fiera di filiera, dove innovazione e ricerca sono due pilastri fondamentali – evidenzia Hannes Tauber, Responsabile marketing del consorzio Vog. È bello vedere quanto il Mondo sia ampio per una singola categoria ed è nostra intenzione voler innovare a 360° per dare ulteriore slancio a questo prodotto magnifico che è la mela”.
Il responsabile marketing si addentra poi nell’analisi di questa campagna iniziata da pochi mesi: “Stiamo ultimando le raccolte e siamo in linea con le aspettative, con un raccolto che si posizionerà sulle 550 mila tonnellate di cui 35 mila Bio. Siamo molto soddisfatti della qualità, sia in termini di pezzatura che di colore, e questo è sicuramente un buon viatico per il proseguo della stagione commerciale”.
“Ritengo che sia molto importante, che tutto il comparto si ritrovi ogni due anni per fare il punto della situazione su tutto ciò che sta avvenendo a livello produttivo, esaminando nel dettaglio le criticità più importanti e, al contempo, le soluzioni più incoraggianti – asserisce Nicola Magnani, direttore commerciale di Melinda. È un momento di confronto estremamente prezioso, perché è vero che commercialmente siamo concorrenti, ma le criticità sono le stesse ed è giusto trovare correttivi condivisi”.
“Siamo molto contenti della grande partecipazione e, soprattutto, del grande interesse che la nostra proposta in campo melicolo sta suscitando nei confronti di diversi produttori – sottolinea Ernesto Fornari, direttore generale del Gruppo Apofruit. Stiamo notando un mondo produttivo affamato di risposte alle tante difficoltà che sta vivendo, e quello melicolo non è da meno ed è già un grande passo in avanti che si metta al centro prima il sapore della produttività, che è ciò che stiamo predicando da diversi anni a questa parte”.